Lotta marziale alla palestra
comunale
ATLETI E STAFF
PIETRAPERZIA. Competizione amatoriale di muay thai e kick
boxìng (ossia lotta tailandese o marziale) al fine di promuovere lo sport tra i
giovani e lo spirito dì fair play. Ieri alle 10,30 abbiamo avuto la
manifestazione nella palestra della scuola “Vincenzo Guarnaccia”. La
manifestazione è stata organizzata dalla società ASD Dragon Gym il cui
presidente è Salvatore Abate di Caltanisetta in collaborazione con il sindaco
Enzo Emma e l’assessore allo sport Paolo Di Marca.
Numerosi i
partecipanti, nonostante che lo sport è completamente sconosciuto in paese. Si tratta di una lotta singolare che nella sua
robustezza e durezza diventa spettacolare.
Sono due gli atleti sul ring a competere e l’incontro è fatto da tre round
di due minuti ciascuno. Il medico
sportivo della gare è stato Mario Dottore di Leonforte. I quattro arbitri sono
stati: Salvatore Abate, Luigi Marchì, Marco Scalia e Salvatore Rovelli. I 21
atleti tutti di Caltanissetta sono: Francesco Ortoleva, Massimo Mandolia, Ivan
Fulco, Luigi Vasta, Salvatore
Giamporcaro, Vincenzo Migliore, Gabriele
Lo Gioco, Luca Guerreri, Matteo Lo Giuoco, Andrea Sinopoli, Vincenzo Augello, Aldo
Bonifazio, Junes Tabran, Manuel Beagu, Azizi Ben Momet, Rosario Gottardi, Marco
Anzalone, Marco Pupella, Andrea Guarneri, Giuseppe Belletti e Miai Russo.
L’ambulanza è stata quella della protezione civile e sono
stati presenti Giusy Lorina, Valentina Trubia e Luca Ciavolino.
L’organizzazione
tecnica è stata curata dal direttore del PIT (Punto Informazione Turistica) Lorenzo
Messina che ha collaborato secondo le indicazioni date dall’assessore Paolo Di
Marca.
“Nel contesto
della formazione sportiva dei giovani – dichiara il sindaco Enzo Emma - abbiamo concordato questo spettacolo di lotta
marziale perché in paese non si hanno tracce di questo sport. Siamo soddisfatti
perché tutto è andato nel migliore dei modo. Per lo sport siamo impegnati a ben
tenere le strutture sportive che abbiamo e nello stesso tempo abbiamo preparato
altri progetti da attualizzare”.
Giuseppe Carà