Grazie
alla video sorveglianza trova il malloppo perduto.
PIETRAPERZIA.
Grazie alla videosorveglianza volute dal maggiore Giovanna Di Gregorio, capo della pulizia municipale, una signora S.L. di 25 anni trova i soldi ed i documenti
custoditi in un portafoglio.
Alla
signora era caduto dalla borsa il proprio portafoglio contenenti 120 euro,
bancomat ed altri documenti. Siamo in via della Pace nei paraggi di una
rivendita di tabacchi di fronte l’Esso. In paese sono state piazzate dal sindaco Emma
dieci video sorveglianza e quindi ormai tutto è sottocontrollo con notevole vantaggio per l’ordine pubblica,
fatto sfruttato a pieno sia dai carabinieri come dalla polizia municipale.
Per il fatto sono stati denunziati alla polizia
giudiziaria a piede libero due catanesi
che si erano accorti dalla sbadataggine
della signora e hanno furbescamente preso il portafoglio come un ritrovamento del caso. Inoltre si sono
serviti dalla carta di credito per prelevare 250 a Racalmuto.
Nei giorni addietro la gentile signora
era scesa dalla macchina per comprare le sigarette nell’unico tabaccaio di via
della Pace. Poco più avanti vi era caos per un incidente stradale. Alla signora
nello scendere della macchina scivola il portafoglio senza che Lei ne avesse
percezione. Al pagamento del conto nella tabaccheria la dolente nota; la
signora non trova nella sua borsa il portafoglio con i suoi 120 ero, la
carta bancomat e relativo codice Pin.
La signore subito ha sporto denunzia ai
carabinieri e grazie alla tempestività della maresciallo Pasquale Tumminaro si
prendevamo in esame le videosorveglianze della zona.
Nella sequenza della immagini si è notato una
macchina che si era fermata sul presunto luogo dello smarrimento e che si
trovava dietro all’auto della signora. Attraverso il numero di targa, sono
riusciti a risalire al proprietario della
macchina, un tale originario di Catania, che ha dichiarato che negli stessi
giorni a Pietraperzia prestavano attività per conto della ditta, due uomini catanesi F. G. di 35 anni e P. A. di 37,. Messi alle
strette, i due catanesi hanno confessato il tutto. Quindi hanno restituito 120
euro e la somma prelevata attraverso il bancomat nella cittadina
dell’agrigentino. I carabinieri quindi li hanno denunciati a piede libero e
deferiti all’autorità giudiziaria.
Giuseppe Carà