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mercoledì 18 aprile 2012

MOVIMENTI IN CONSIGLIO COMUNALE


PIETRAPERZIA.
Con una direzione di spessore sapienziale e con garbo diplomatico delle presiedete
Rosa Maria Giusa, il consiglio comunale si è svolto con una dialettica pacata e
quindi è stato possibile lo scambio di opinione tra maggioranza e minoranza.
L’elemento qualificato di questo consiglio è stato caratterizzato dall’intervento
dell’assessore Valentina Giuliana e dei due ex consigliere palasciniani,
Filippo Bonaffini e Salvatore Calì.
Valentina Giuliano da ex assessore
indipendente ha dichiarato al Sindaco Emma. “Condivido la sua corrente politica
per sostenerlo ora ed in futuro. Salvatore Calì ha dichiarato di aderire al
gruppo del sindaco, mentre Filippo Bonanno fa dei distinguo. “condivido la
politica del sindaco Vincenzo Emma, ma la mia adesione è di appoggio solamente all’azione
amministrativa dei problemi di utilità pubblica”.
Nel suo discorso di insediamento
Valentina Giulia ha dichiarato: “Sono particolarmente onorata di ricoprire l’incarico di
assessore con deleghe al verde pubblico, arredo urbano, precariato, emarginazione,
diversamente abili e alle politiche sociali e giovanili, tema che da anni ho
sempre avuto a cuore sia da un punto di vista lavorativo che personale. Il mio
primo obbiettivo è quello di conquistare la fiducia. di quanti hanno riposto le
proprie speranze nella nostra amministrazione.
Ho previsto incontri periodici per attenzionare la realtà locale e farmi
interprete dei bisogni delle persone che sono in notevole difficoltà perché
oggi stiamo attraversando un periodo in cui la crisi sta mettendo in ginocchio
tante famiglie.
Tenuto conto che il bilancio di previsione per l’esercizio finanziario scade il
30 giugno prossimo mi sono attivata in tempo per far fronte a questi problemi, cercando al contempo di mettere alcune somme
nei capitoli per le famiglie bisognose e per le associazioni che operano e che
si interessano di queste categorie di persone.
Il
consiglio ha approvato un documento della “Coldiretti” di Enna per la tutela
del marchio “Made in Italy”.
Giuseppe Carà