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lunedì 30 aprile 2012

I PRODIGI DELLA VIDEOSORVEGLIANZA

 
Grazie alla video sorveglianza trova il malloppo perduto.
PIETRAPERZIA. Grazie alla videosorveglianza volute dal maggiore Giovanna Di Gregorio, capo della pulizia municipale,  una signora S.L. di 25 anni trova i soldi ed i documenti custoditi in un portafoglio.
Alla signora era caduto dalla borsa il proprio portafoglio contenenti 120 euro, bancomat ed altri documenti. Siamo in via della Pace nei paraggi di una rivendita di tabacchi di fronte l’Esso.  In paese sono state piazzate dal sindaco Emma dieci video sorveglianza e quindi ormai tutto è sottocontrollo  con notevole vantaggio per l’ordine pubblica, fatto sfruttato a pieno sia dai carabinieri come dalla polizia municipale.
       Per il fatto sono stati denunziati alla polizia giudiziaria a piede libero due catanesi  che si erano accorti dalla sbadataggine  della signora e hanno furbescamente preso il portafoglio come  un ritrovamento del caso. Inoltre si sono serviti dalla carta di credito per prelevare 250 a Racalmuto.
       Nei giorni addietro la gentile signora era scesa dalla macchina per comprare le sigarette nell’unico tabaccaio di via della Pace. Poco più avanti vi era caos per un incidente stradale. Alla signora nello scendere della macchina scivola il portafoglio senza che Lei ne avesse percezione. Al pagamento del conto nella tabaccheria la dolente nota; la signora non trova nella sua borsa il  portafoglio con i suoi 120 ero,   la carta bancomat e relativo codice Pin.
       La signore subito ha sporto denunzia ai carabinieri e grazie alla tempestività della maresciallo Pasquale Tumminaro si prendevamo  in esame le  videosorveglianze della zona.
 Nella sequenza della immagini si è notato una macchina che si era fermata sul presunto luogo dello smarrimento e che si trovava dietro all’auto della signora. Attraverso il numero di targa, sono riusciti  a risalire al proprietario della macchina, un tale originario di Catania, che ha dichiarato che negli stessi giorni a Pietraperzia prestavano attività per  conto della ditta, due uomini catanesi  F. G. di 35 anni e P. A. di 37,. Messi alle strette, i due catanesi hanno confessato il tutto. Quindi hanno restituito 120 euro e la somma prelevata attraverso il bancomat nella cittadina dell’agrigentino. I carabinieri quindi li hanno denunciati a piede libero e deferiti all’autorità giudiziaria.
       Giuseppe Carà