PIETRAPERZIA.“Abbiamo approvato il verbale di gara – dichiara il sindaco Vincenzo Emma – per l’affidamento per la costruzione e gestione di tombe, loculi, ossari nell’ambito del cimitero comunale, con capitale privato (project financing). La somma a base d’asta era di un milione e250 mila euro e prevedeva la realizzazione di 349 loculi per adulti, 12 per bambini; la realizzazione degli ossari con 332 posti e la costruzione di dieci tombe a cappelle, per un insieme di 60 loculi. La gara è stata assegnata all’impresa “Luigi Colombrita & S.r.l.”. La gara è stata gestita dall’Ufficio tecnico. La commissione è stata formata da presidente Ing. Salvatore Patti e componenti il dottor Eugenio Alessi ed il dottor Gianfilippo Marino. Segretario verbalizzante il geometra Rocco Bongiovanni. Alla gara hanno partecipato due ditte che sono state rappresentate da Pierfrancesco Sciuto e Francesco Paolo Marino. “Per il cimitero – continua il sindaco Vincenzo Emma - siamo ad una svolta storica. Sia per l’assistenza come per la pulizia; gli orari di chiusura tengono conto anche degli orari degli edili che fanno lavori al cimitero; nei giorni festivi il cimitero resta aperto tutta la mattinata ed il pomeriggio resta aperto se ci deve essere l’arrivo di una salma. Il personale cerca di essere disponibile per venire incontro alle esigenze delle persone. Sul campo della polizia siamo perfettamente in ordine grazie al personale comunale. I cittadini dovrebbero essere più collaborativi tenendo ordinata la zona adiacente alla propria tomba”. “La tappa della commemorazione dei defunti – chiude il signor sindaco – è stata gestita in modo impeccabile; altre ad un pulmino che ha fatto servizio tra il centro abitato ed il cimitero; anche l’erogazione dell’acqua è stata sufficiente ed abbiamo provveduto con riserve comunali”.Con la costruzione dei nuovi loculi si stronca quella che è una speculazioni delle vendite; corre voce che addirittura qualche loculo è stato comprato anche quattromila euro. Con questo intervento per il prossimo cinquantennio non si hanno più problemi.
Giuseppe Carà