PIETRAPERZIA.
“Il due maggio riapre il Call Center nel centro commerciale. Il giorno dopo il
vile attentata ricevendo i giovani sconvolti per la perdita del lavoro, promettemmo
che avremmo ripreso ed ecco che ci siamo. Inoltre la postazione viene
ingrandita, quindi possono essere assunti
almeno centro persone. E’ ovvio che sarà un contratto a rendimenti, in rapporto ai
contratti che riescono a fare per riportare clienti alla Telecom - Italia”. Questa notizia è stata
comunicata dal sindaco Enzo Emma.
“Come locali – continua il dottor
Emma – daremo tutto il secondo piano del
“Centro Commerciale” in Via Rosario Nicoletti;
stiamo provvedendo alle norme di sicurezza che evitino dissennate
scorribande devastanti di stampo mafioso”.
La postazione sarà gestita dalla
ditta S&M Caller Center di Catania e
già sono stati avviati i provini di ammissione. Si tratta di una gestione a livello familiare
in cui l’amministratore delegato è la madre la signore Rosaria Pulvirenti, di
grandissimo spessore antropologico che ha avuto sempre brillanti rapporti con i
dipendenti. La proprietà appartiene ai due figli Maria Grazia e Dario
Colombritto convenzionati con la Telecom – Italia. La postazione di lavoro che
aveva 70 dipendenti fu distrutta nella notte tra il nove e dieci febbraio da
persone che conoscevano benissimo la struttura.
La solidarietà è arrivata da tutti i
livelli ed il senatore Mirello Crisafulli tenne un incontro nella postazione
con i giovani lavoratori definendo l’atto “intimidatorio e ricattatorio”. Il prefetto
Clara Minerva riunì il consiglio di sicurezza provinciale. Il presidente Pippo Monaco riunì una Giunta Provinciale
ed alche il Consiglio Provinciale si interessò del problema. La presidente Rosa Maria Giusa ha tento due
consigli comunali. Tutte queste iniziative sono state raccordate dal sindaco Vincenzo
Emma, che con molta abnegazione ha fatto enormi sacrifici ed ha centrato un obiettivo storico cioè quello
della riapertura del Call Center.
Sul fatto devastante fatto da
cervellotici mafiosi il sindaco Vincenzo
Emma dichiarò in consiglio : “Questa assise vuole essere un atto di
condanna dei criminali per il vil gesto compiuto che ha offeso tutta la
comunità pietrina che dimostra molto rammarico sull’increscioso episodio;
l’amministrazione comunale sul fatto si è costituita parte civile; ho
partecipato al comitato provinciale sull’ordine pubblico; il presidente Pippo
Monaco mi ha comunicato che lunedì vi sarà un consiglio provinciale su ipotesi
di apertura ed eventuali intereventi”.
Con
esultanze il primo cittadino chiude: “Non ci siamo arresi al vile atto e ora con
giubilo riapriamo”.
Giuseppe
Carà