SCALA INTAGLIATA DI TORNABE'
Convenzione per
una scuola archeologica
PIETRAPERZIA. È stata firmata la
convenzione tra Comune di Pietraperzia, Soprintendenza BB.CC.AA di Enna e
Cooperativa Arkeos. Firmatari sono il sindaco Vincenzo Emma, la sorprendente
Fulvia Caffo ed il dottor Enrico
Giannitrapani.,
“Questa convenzione – dichiara il
sindaco Vincenzo Emma - stabilisce i ruoli di ciascun ente per la conduzione di
campagne di scavi nel sito archeologico di Tornambè - Krastòs ed in
particolare: la Soprintendenza si occuperà della supervisione degli scavi e dei
successivi studi, il Comune fornirà supporto logistico mettendo a disposizione
alcuni locali per la conservazione dei reperti derivanti dagli scavi, mentre la
cooperativa Arkeos offrirà la possibilità a studenti universitari e di
partecipare alle indagini archeologiche condotte nel sito archeologico di
Tornambè”.
“Prenderà così il via – continua l’ing. Francesca Calì, assessore
ai lavori pubblici - la Prima Summer
school internazionale 2012 “Archeologia e preistoria negli Erei” che
consentirà, a partecipare alle attività di di catalogazione, documentazione e
informatizzazione dei materiali antropici di età preistorica e di tutti i dati
ottenuti nel corso degli scavi; si assisterà ad una serie di lezioni e
conferenze tenute da esperti ed importanti archeologi su temi connessi agli
aspetti metodologici e pratici della ricerca archeologica della preistoria
siciliana. Tornambè, posto lungo la valle dell'Imera meridionale, è situato
sulla sommità di una cresta rocciosa. Il sito fu occupato a partire dal
neolitico finale (IV mill. a.C.) fino ad età greca arcaica (VII-V sec. a.C.).
Nelle precedenti campagne di scavo sono state esplorate alcune grandi capanne
(diam. 8-10 m) pertinenti un villaggio databile al rame finale (2700-2300
a.C.), contenenti un ricco repertorio di vasi acromi e dipinti, oltre a
numerose tombe a grotticella scavate lungo le pareti rocciose della cresta. Le attività
verranno svolte in sito mediante la stratigrafia dei depositi preistorici, rilievo
diretto, strumentale e laser scanner 3D delle evidenze archeologiche e in
laboratorio con operazioni di catalogazione e documentazione grafica e
fotografica dei reperti, gestione informatizzata delle evidenze archeologiche”.
“Le iscrizioni sono già aperte –
conclude l’assessore alla cultura Luigi Guarneri - e si concluderanno il 31 luglio 2012, mentre
le operazioni scavo avranno inizio a fine agosto e termineranno i primi di
ottobre, sviluppandosi su tre turni di quindici giorni ciascuno”!.
“Questa convenzione - afferma il
dottor Giannitrapani -permette di non vanificare i risultati ottenuti con le
precedenti indagini e campagne di scavo, che hanno consentito di caratterizzare
il sito con insediamenti databili da età preistorica ad età medievale e continuare
l'opera di valorizzazione iniziata con il POR Sicilia 2000-2006 tramite il progetto PIT 11-496 “Enna, turismo
tra archeologia e natura”, che ha consentito di dotare i siti archeologici
(Tornambè - Krastòs, Runzi, Rocche) delle necessarie infrastrutture per la
fruizione, oltre a non rendere inutili i precedenti importantissimi risultati
ottenuti con le tre precedenti campagne di scavo già realizzate.
L'alto
valore rappresentato dall'insediamento di Tornambè non è limitato alle valenze
archeologiche del sito, le quali sono integrate ed aumentate anche da altri
importanti valori, quali quelli naturalistici e paesaggistici, tutti aspetti
che concorrono a rendere unica e particolare, pure nel ricco panorama
storico-culturale della Sicilia centrale, quest'area. A tale proposito è
sufficiente qui ricordare come Tornambè sia inserito nel S.I.C. Contrada
Caprara (ITA 060011), per le sue
peculiarità ambientali, al fine di mantenere la diversità biologica, in quanto
esempio naturale di caratteristiche tipiche della regione bio-geografica
mediterranea. Da non dimenticare il vicino sito di Monte Grande, inserito nella
Rete Europea dei Geoparks, e l'antica miniera di zolfo di Monte Cane, situata
immediatamente a nord del sito principale, che, costituisce un importante sito
di archeologia industriale.
L'insieme di valenze archeologiche,
etnoantropologiche, naturalistiche e paesaggistiche rende quindi il sito di
Tornambè, così come tutto il bacino circostante, un'area di notevole interesse
e di grande potenzialità per svolgere un ruolo di forte attrattore turistico e
culturale”.
Giuseppe
Carà