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martedì 10 aprile 2012

ATTO DI EREROISMO DI PASQUALE TUMMINARO


EN!CARAG
– 3800 battute. Tumminaro salva un pensionato dal rogo
PIETRAPERZIA.
Il luogotenente Pasquale Tumminaro salva un pensionato dal rogo della sua casa
in fiamma. In via Bottina 43 aveva preso
fuoco la casa del pensionato Giuseppe Salvaggio, che si trovava all’interno a
volerlo spegnere.
I
vicini avevano avvisato la stazione dei carabiniere che accoravano sul posto;
dopo aver forzato la porta sono entrati ed hanno trovato il pensionato in uno
stato confusionale; il luogotenente lo invitava ad uscire, ma ad un suo rifiuto
lo prende a viva forza e lo parta fuori,
dove si era radunata molta folla. Esternazione di gioia da parte dei presenti;
il luogotenente visibilmente commosso affermava: “ho fatto con sacrificio e
coraggio il mio dovere”.
Il
fuoco si era sviluppato in tutta la casa a causa di un lumino che Giuseppe
Salvaggio teneva acceso per i suoi due figli: uno morto per una grave malattia
ed un altro in un incidente sul lavoro. Nella parte terminale il lumino si era
incendiato ed il fuoco si era esteso ad un comò di stampo barocco. Di solito il
pensionato tiene una lampada mignon accesa, che ironia della sorte si era
fulminata.
Quando è divampato l’incendio il
pensiono non era a casa, ma rientrando constatava che dalle finestre usciva fumo
nero; entra e tenta di fare i primi
tentativi di spegnimento, ma inutile. Nel frattempo erano arrivati i carabinieri
ed i vigili del fuoco. Si può dire che Giuseppe
Salvaggio è salvo per miracolo; ripresosi dallo shock ha potuto balbettare: il
mio grazie va ai miei vicini di casa, ai carabiniere ed ai vigili del fuoco; in
particolare a quel carabiniere che mi ha salvato la vita: quindi ringrazio il Signore e la Madonna della Cava
che hanno vigilato su me.
Giuseppe
Salvaggio abita a Milano con la moglie. Spesso torna in paese da solo per accudire la sua casa di via Bottino. Ingente il danno
infatti tutti i mobili sono stati distrutti dal fuoco; una vera desolazione.
L’encomio
per Tumminaro è arrivato dal sindaco Vincenzo Emma sia ai carabinieri che sono
stati tempestivi ad arrivare sul posto ed al luogotenente Pasquale Tumminaro
per il suo alto senso antropologico nell’adempiere il proprio dovere.
Il
luogotenente Pasquale Tumminaro è stato insignito dalla Medaglia Mauriziana del
presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
su proposta del ministro della difesa Ignazio La Russa. La medaglia Mauriziana è un’
onorificenza, Onore al
merito,
Il
Luogotenente dirige il paese con garbo e con fermezza. La stazione dei
carabinieri è un rifugio antropologico di tanta gente che ha problemi di ogni
genere. Si può parlare di una gestione paterna della stazione dei carabinieri,
che non dà spazio a lassismo ed a giustizialismo. Si può dire che è una persona
di grande equilibrio.
Il luogotenente Tumminaro ha
conseguito la laurea in legge con il massimo dei voti all’università di Palermo
ed all’età di 17 anni e sei mesi rivestì la divisa della benemerita arma dei
carabinieri. Ha dato i suoi natali la città di Marianopoli ed il 28 giugno scorso
ha compiuto 55 anni.
Il dottor Tumminaro è sposato con
Maria Vincenza Tisa, insegnante di ruolo nelle scuole di stato ed i suoi due
figli sono: Elisa laureata in giurisprudenza con il massimo dei voti ed ora
abilitante alla professione e Pier Valerio laureato in ingegneria ambientale
all’Università Kore di Enna ed iscritto all’ordine degli ingegneri di Palermo. Ha comandato le
stazioni di Camastra, Ciminna, Bagheria e Pietraperzia. Tra le tante decorazioni
abbiamo: encomio solenne per servizio; medaglia d’argento al valore civile;
medaglia d’oro per prestigiosa immagine di lungo comando. Inoltre è
specializzato in criminologia, devianza minorile, procedura penale. Gli è stata
conferita la laurea honoris causa in “Scienze Economiche” dall’ordine bizantino
del Santo Sepolcro. Inoltre va menzionato che è paracadutista di lungo corso.
Giuseppe
Carà