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venerdì 20 aprile 2012

LA RELIQUIA DI SANT'ANGELA MERICI

PIETRAPERZIA. Una reliquia di Sant’Angela Merici nella diocesi piazzese  per quattro giorni. In festa tutte le orsoline che vantano la loro fondazione e di solito chiamate anche “Figlie di Sant’Angela”. La reliquia (Una costola  custodita nella cappella di casa San Angela  a Brescia) sarà accolta domani alle ore 17,30 nella chiesa San Francesco di Paolo di Enna e con la presenza del vescovo monsignore Michele Pennisi alle ore 18,30 santa messa celebrata dallo sesso presule.
La Compagnia di S. Orsola, comunemente conosciuta come Compagnia di Sant'Angela, é stata fondata da Angela Merici il 25 novembre 1535 a Brescia. Dopo una prima diffusione in città l'esperienza della Compagnia si è dilatata nella diocesi di Brescia e successivamente in molte altre diocesi italiane e all'estero.
Nel 1810 ha subito la soppressione decretata dalle leggi napoleoniche; nel 1866 è rinata a Brescia ad opera del vescovo Gerolamo Verzeri e delle Sorelle Elisabetta e Maddalena Girelli
. Le Compagnie siciliane ricordano il centenario di fondazione della compagnia di S. Orsola con la peregrinatio della reliquia insigne di sant'Angela (la costola pervenuta dalla ricognizione del 1930); la reliquia sarà in Sicilia fino all’11 maggio e visiterà le seguenti diocesi: Palermo, Noto, Siracusa, Agrigento, Piazza Armerina, Catania, Lampedusa, Caltagirone, Ragusa, Caltanisetta quindi rientrerà a Brescia.
Lunedì alle ore 10,30 nel Duomo di Enna si avrà un raduno di tutti i giovani della diocesi per un a riflessione vocazionale. Poi per tre giorni la reliquia verrà portata a Barrafranca dove si avrà un raduno di tutte le orsoline di Sicilia. Lunedì in chiesa madre pontificale del vescovo Michele Pennisi,  seguito da un documentario su Sant’Angela. Prima del commiato la reliquia verrà portata nelle case famiglie di Barrafranca e quindi verrà consegnata ad una delegazione della diocesi di Catania.
Per la circostanza verrà ricordata la figura di mons. Giovanni Cravotta a presto venerabile che dedicò la sua vita per la crescita delle Orsoline.
       Giuseppe Carà
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