Concertazione
alla RSA
I CONCERTANTI CON IL DOTTOR DOMENICO SCARLATA
PIETRAPERZIA. Lunedì giornata di
concertazione alla RSA (Residenza Sanitario Assistita) tra la ditta
“Cooperativa Azione Sociale” di Caccamo ed i 29 dipendenti che non hanno preso
quattro mensilità di stipendio e la tredicesima. La ditta si è aggiudicato i
servizi complementari per cinque anni ed ha preso i dipendi che hanno lavorato
nella struttura sin dall’apertura avvenuta dieci anni fa. Sin dalla mattina il
sindacato Sapmi (Sindacato Autonomo Professionisti Medicina Italiana)aderente
alla Confisal il segretario provinciale
Giuseppe La Marca ha indetta lo stato di agitazione. Quasi tutti i dipenderti
sono iscritti a questo sindacato.
La ditta ha dato subito
disponibilità ed alle ore 17 le parti si sono incontrate: La cooperativa è
stato rappresentata all’amministratore delegato Domenico Scarlata delegato dal
presidente Luigi Baratta. Presenti tutti i 29 lavoratori, eccetto quelli
impegnati nei reparti, rappresentati dal loro leader Giuseppe La Marca.
Il
dottor Domenico Scarlata ad apertura di lavori ha presentato la difficoltà
della cooperativa che dalla dall’ASP (Azienda Sanitaria Provinciale) deve ricevere arretrati consistenti; i
lavoratori hanno presentato la situazione
che dovendo ricevere quattro mensilità e la tredicesima, non
sono in condizione di trascorrere decorosamente le feste natalizie.
In
mattinata nel frontale principale delle struttura è apparsa la scritta
“lavoratori al 50 %”; infatti i dipendenti non prendono lo stipendio intero, bensì
in rapporto al numero dei ricoverati. La struttura ha 40 posti ed i ricoverati
sono 28; quindi i lavoratori prendono 28 quarantesimi.
L’accordo
sancito è stato: la cooperativa anticipata due mensilità, mentre la tredicesima
mensilità verrà pagata a gennaio.
Nonostante
che gli animi dei lavoratori si sono rabboniti, tuttavia questo calvario dura
da parecchi anni.
Resta
un mistero il motivo perché non si arriva a coprire tutti i posti disponibili di
degenza: i primi due mesi di degenza li paga la regione. In tutto il
circondario vi sono persone che hanno bisogno della Rsa ed invece vengono
ospitate in altre strutture.
Giuseppe Carà