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giovedì 27 dicembre 2012

PER NATALE PRANZO DELL'AMICIZIA. 2012


INIZIATIVA DI SOLIDARIETA' DALLA CARITAS
 
 
 
  DON RABITA AL PRANZO DELL'AMICIZIA

 
DON MESSIMA IL DECANO 
 

PIETRAPERZIA – Il Natale pietrino è stato caratterizzato dal pranzo dell’amicizia organizzato dalla Caritas della parrocchia matrice la cui presidente è Giuseppina Marotta; gli ospiti sono stati da tutto il paese. Prima della festa sono state attenzionate le persone che avrebbero trascorso il natale da soli. Hanno messo  a disposizione i locali le suore Ancelle Riparatrici, con un salone ricco di addobbi natalizi  di squisita finezza. In tutto si è una stati una trentina considerata la presenza delle cinque volontarie che sono state a servizio degli illustri ospiti. Si è dato un gran da fare suor Vera superiora della ancelle.
       Il menu è stato preparato in parrocchia dal parroco Giuseppe Rabita mentre le pietanze sono state preparate dei parrocchiani, quindi il pranzo è arrivato bello è pronto.
       E’ la seconda esperienza di questo genere che viene fatta. La prima fu coordinata dal dottor Giuseppe Gangitano e dalla sua consorte Rosaria. Gli ospiti hanno trascorso un paio d’ore in dolce compagnia. Di squisita fattura il dolce finale, ma anche le varie pietanza hanno dimostrato talento di arte culinaria.
       Tra i sacerdoti ha dato la presenza don Giovanni Messina, decano dei preti, che ad apertura in modo toccante fa fatto gli auguri natalizi agli onorati ospiti.
       A chiusura di pranzo vi è stato un momento socializzante con canti natalizi inneggianti alla nascita del Divin Pargolo.
“La Caritas – ha dichiarato la presidente Giuseppina Marotta – vede le difficoltà della nostra comunità, che si trova in grave disaggio; le offerte delle “cartelle” sono limitate per le numerose richieste. Noi sentiamo che dobbiamo fare il massimo possibile e purtroppo vi sono persone che non hanno niente da mettere in tavola. Ringraziamo il Bambino Gesù che ci ha aiutato in questa esperienza antropologica di solidarietà. Sollecitiamo coloro che possano essere più generosi;  lo facciona perché il vero cristiano mette in pratica il precetto divino “Ama il prossimo come te stesso”.
Giuseppe Carà