PIETRAPERZIA. Manifestazione di spessore al “Vincenzo
Guarnaccia” sui “Diritti dell’Infanzia”. Alla manifestazione hanno partecipato
la scuola, le figlie di Maria Ausiliatrice e l’Unicef di Mariella Vinci.
Presenti il sindaco Enzo Emma, la presidente del consiglio Rosa Maria Giusa, il
luogotenente Pasquale Tumminaro, l’assessore Paolo Di Marca, i consiglieri di
maggioranza Salvatore Calì e Filippo Spampinato, suor Gisella Aliotta ed una sala stracolma di
persone.
Sono
state 40 la Pigotte adottate ed il cui ricavato va ai bambini dei popoli
sottosviluppati. Pigotta, in dialetto lombardo, è la tradizionale bambola di
pezza fatta a mano, con cui hanno giocato molte generazioni di bambini. Oggi la
Pigotta dell'UNICEF è una bambola che contribuisce a salvare la vita di un
bambino.
La scuola ha
preparata ‘una attività di drammatizzazione “Alice nel paese delle meraviglie” i
cui protagonisti sono stati le quinte classi. Punto forte di riferimento è
stata la “Convenzione
ONU”
sui Diritti dell'infanzia.
Il testo della recitazione è stato
preparato dall’insegnante Mariella Vinci, che lo ha tratto da “Il grande libro
dei diritti” edito da Amnesty International.
Alla recitazione si sono alternati
video, canti e balletti. Il coro è stato
diretto dall’insegnante Mariuccia Pennino, mentre regista è stata l’insegnante
Mariella Vinci.
Più di ottanta bambini sono stati protagonisti
del musical. E’ stata preziosa la collaborazione delle insegnanti:
Anna Maria Fallica, Salvatore Marotta, Antonella Inserra, Michela Di
Gregorio, Lucia Milazzo, Matilde Puzzo, Angelo Morello, Guido Di Blasi, Elisa
Di Salvo, Laura Castiglione, Attori:
Martina Virruso, Clelia Lombardo, Maria Chiara Pisano, Pietro Ballaera, Pennino
Salvatore, Simone Spampinato, Matteo Miccichè, Emma Edda, Le ballerine: Altea
Lombardo, Maria Monachino, Giulia Ballaera, Federica Aiozzo, Sofia Palascino,
Daniela Giunta.
Questa in sintesi la storia: Alice intraprende
un viaggio che la porterà a conoscere la situazione dei bambini nel mondo. Incontra all’inizio Abramo, personaggio
biblico, che le racconta di suo figlio Isacco. Intanto entra in scena la Regina
di cuori che invece di “tagliare le teste”, come nel libro da cui proviene,
proclama il diritto alla vita per tutti i bambini del mondo. Da questo momento
la Regina accompagnerà per tutto il viaggio i protagonisti e proclama gli altri nove diritti,
man mano che le varie realtà si susseguono. “Ancora, Mamma Penny –
afferma Mariella Vinci - ci convince della necessità del diritto alla salute; si
entra in una realtà in cui dominano il denaro, la produzione e l’addestramento
alla guerra (il piano del M.I.C. :Militare Industriale Commerciale) con
bambini-soldato o bambini sfruttati (Iqbal) con relativi Cavalieri del lavoro e Generali Militari;
naturalmente seguiti tutti dalla proclamazione del diritto di essere protetti dallo
sfruttamento e dalla guerra. Difficile è
stato rappresentare il diritto all’identità culturale: abbiamo dovuto ricorrere
al racconto di due immigrati che, non volendo perdere le proprie tradizioni e
la propria cultura, sono costretti a tornare nella loro terra dove li attendono
stenti di sottosviluppo.
Giuseppe Carà