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martedì 4 dicembre 2012

Preziosa scoperta: una mappa planimetrica del 700' dal ricercatore Antonio Caffo della polizia urbana.

Scoperta una mappa del ‘700
 
 
 Giusy Rindone, Antonio Caffo, il sindaco Enzo Emma, Paolo Di Marca
 
 
MAPPA PLANITRICA
 SCOPERTA
 DA ANTONOI CAFFO
PIETRAPERZIA. Viene alla luce una mappa toponomastica tridimensionale che riproduce l’abitato di Pietraperzia di oltre tre secoli fa. Il prezioso cimelio è stato rivenuto nell’archivio di stato di Torino dal vigile urbani Antonio Caffo che ha creato un sito su Pietraperzia ed i suoi monumenti. Preziosa la scoperta perché consente  di fare un profillo parallelo di Pietraperzia in tre secoli. L’assessore all’urbanistica Francesca Calì ha incaricato l’ufficio tecnico per fare uno studio sul paese “da  allora ed al momento presente”. Il documento è stato presentato in magna pompa al consiglio comunale prima dell’inizio dei lavori. Il documento è stato preso in attenzione dalla presidente della “Pro Loco” Alessia Falzone.
       Sulla preziosa scoperta l’illustre ricercatore Antonio Caffo scrive: “La scoperta” della mappa a rilievo degli inizi del 1700, ha avuto inizio sul finire dell’estate quando cercando alcuni documenti su internet alla voce “Petrapertia”, fra i risultati mi dava l’Archivio di Stato di Torino, ma entrando nel sito mi appariva la dicitura “Veduta di Pietraporzio” piccolo comune in provincia di Cuneo; quindi non gli ho dato peso. In seguito preso dalla curiosità ho continuato la ricerca nel sito dell’archivio torinese. In uno dei collegamenti mi è apparsa la mappa di questa  antica veduta di Pietraperzia;  con lo storico Giuseppe Maddalena ci siamo messi in contatto con il dottor Nicolò Contini oriundo pietrino, dottore in “Archeologia Medievale”, che nel 2001 discusse la tesi di laurea su  “L’incastellamento in Sicilia”. Il dottor Contini si è recatosi all’archivio di stato di Torino, dove a sua volta ha trovato la piena disponibilità della dottoressa Maria Gattullo archivista di stato e direttore coordinatore; egli ha potuto constatare di persona l’importanza storica della mappa, che ci dà uno squarcio su come doveva apparire Pietraperzia tra la fine del seicento e gli inizi del settecento. In questa circostanza  ci è stata fornita una copia “virtuale” di questa mappa che potrà essere usata per fini puramente didattici e di studio”.
Il sindaco Vincenzo Emma afferma : “Esprimo la mia soddisfazione; si tratta di un documento di grande valenza storica. Il nostro comune ringrazia ufficialmente l’archivio di stato di Torino ed in modo particolare la dottoressa Maria Gattullo per aver dato piena ospitalità alla richiesta del dottor Nicolò Contini. Noi faremo avere una pergamena ed una targa a questo ente di stato, trasmettitore di cultura storica”.
Giuseppe Carà