Sospeso il rimborso spese per libri ai
genitori indigenti. La Regione non ha
fondi.
PIETRAPERZIA.
Protesta del sindaco Enzo Emma e dell’assessore di Paolo Marca nei riguardi dell’Assessorato
regionale dell’istruzione e della
formazione professionale Nelli
Scilabra perché da cinque anni non vengono erogati i contributi per i libri di
testo. Il dirigente dell’assessorato Fabio Ballo ha comunicato
all’amministrazione comunale che il rimborso è sospeso, perché i 61 milioni
previsti per tutta la regione Sicilia fanno sbordare l’equilibrio di bilancio.
“Noi
– afferma il sindaco Enzo Emma – abbiamo incontrato i funzionari preposti,
perché si faccia una deroga all’equilibrio di bilancio; i cittadini non possono
pagare comportamenti discutibili di spesa. Certamente alcune critiche vanno
fatte al governo centrale che non ha accreditato i contributi dovuti alla
regione Sicilia. Per noi la scuola è al primo posto nell’attività
amministrativa. I nostri cittadini e noi siamo esasperati per le inadempienze
del governo regionale”.
“Un problema che resta aperto – afferma
l’assessore Paolo Di Marca continua il sindaco
Emma - è quello dell’abbonamento per gli
studenti pendolari. La ditta che svolge il servizio l’ha fatto a titolo gratuito,
perché non ha ricevuto i contribuiti regionali. Noi come amministrazione
abbiamo anticipato le somme fino a dicembre, penalizzando anche gli stipendi ai
nostri dipendenti che si sono compenetrati della situazione. Da gennaio non
siamo in grado di anticipare la somma perché siamo senza il bilancio operativo”.
“Ci troviamo - conclude il sindaco Emma –
con una situazione amministrativa drammatica perché non abbiamo avuto
accreditato 800 mila euro. Mentre i nostri cittadini hanno pagato l’Imu per le
case. Stiamo pensando ai plessi scolastici in collaborazione con il preside Arcangelo
Amoroso di razionalizzarli, quindi restaranno
chiusi il plesso Toselli ed il pesso Carmine. Fino a questo momento abbiamo garantito
il decoro alla scuola perché i ragazzi la sentano con impegno e la
amino. C'è da dire che anche per la scuola ci sono tempi duri
Giuseppe
Carà