Baratto amministrativo
L'INQUILINO DEL PALAZZO DI CITTA'
PIETRAPERZIA. “Pietraperzia – afferma il sindaco
Antonio Bevilacqua - è tra i primi comuni in Sicilia ad aderire al baratto
amministrativo. È una bellissima iniziativa che permetterà, a tutti coloro che
non riescono economicamente a pagare i tributi al Comune, di poter compensare
il mancato pagamento con delle prestazioni lavorative”.
Per poter aderire al baratto amministrativo, il
regolamento approvato dal consiglio comunale e tradotto dall’ammirazione comunale
ha definito requisiti per poter entrare in graduatoria. I più salienti sono: 1)
Essere un maggiorenne residente a Pietraperzia. 2) Avere un indicatore ISEE non
superiore a 8.500 euro. 3) Avere tributi comunali scaduti non pagati. 4) Non
essere iscritti a ruolo.
I compi d’intervento sono: la pulizia del centro
abitato, la manutenzione delle strutte comunali, l’abbellimento del verde
pubblico in aree verdi; piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di
recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili
inutilizzabili, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del
territorio urbano o extraurbano.
Può
adempire la prestazione lavorativa anche un parente di primo grado se il
richiedente è impossibilitato.
L’amministrazione comunale ha diramato il bando;
in primo momento si definì che la prestazione delle istanze era il 31 ottobre
ed ora è stata si è una prodigo fino al sei dicembre.
Per il momento i cittadini si trovano ad essere
vessate da tanto orpelli, si spera che con “il baratto amministrativi” vengano
risolti i problemi per le famiglie indigenti. La situazione economica si è
involuta e quindi sono aumentanti la realtà di povertà.
Giuseppe
Carà