La beffa del macchiatore
IL TEATRO DEL BANCOMAT
PIETRAPERZIA. Beffati i ladri del bancomat delle
poste italiane. E’ entrato in attività il macchiatore che certamente ha imbrattato
di una sostenta che annerisce le banconote. Quando la grande Iveco 180 ha
sventrato il mura, ha danneggiato anche il Bancomat ed alloro il macchiatore si
è riversato sulle monete, le quali diventano neutri e non posso essere
commerciate; tracce del liquido si trovano a terra. Inoltre in contrada Magazzinazzo è stato
rivenuto il Daile alla biforcazione tra contrada Pirito e contrada Don Cola. I
ladri certamente in contrada Magazzinazzo hanno spostato il bancomat in altra
macchina e di li si perdono le tracce.
Intanto
proseguono a ritmo serrato i lavori per il ripristino dei danni arrecati al
partone d’entrata alle poste ed ad una finestra. Per l’inferriata di metri 3,50
di fronte la porta d’entrata certamente è stata tagliata; infatti le altre
parti sono rimaste illese.
Le
poste provinciali e locali hanno assicurato tutti i servizi specie quello della
pensione; infatti le pensioni posso essere prelevati all’ufficio postale di Barrafranca
dove due impiegati pietrini Michele Maniglia e Cosimo Bevilacqua sino ad oggi sono
distaccati a Barrafranca; la stessa sorte anche per le raccomandate. La
distribuzione della posta avviene a ritmi normali e gli impiegati fanno
regolarmente i loro turni di lavoro. Non è stato previsto l’utilizzo di un furgone
volante di servizio postale, perché le poste lunedì apriranno.
Le
ditte convenzionate con le poste lavorano per 24 ore e quindi già è tutto
ripristinati.
Il
personale qualificato si è prodigato per prevenire i disservizi. Gli uffici
interni sono stati in attività fin da giovedì; infatti il plateale trafugamento del bancomat è avvenuto
all’alba di mercoledì. I ladri nella stessa notte avevano rubati due mezzi in
una ditta di materiale edile in contrada Pozzillo. In paese sono stati rubati
quattro bancomat: tre nelle banche e quello delle poste. I banditi hanno agito
con impeccabile professionalità. Hanno fatto tutto nei cinquanta minuti da
quando scatta l’allarme e si mette in moto la pattuglia di Piazza Armerina.
Purtroppo il bancomat delle poste si pensavo che
fosse intoccabile per il macchiatore. Certamente resta questo mistero: il trafugamento
nonostante il macchinatore.
Giuseppe Carà