Fatto fuori il quarto bancomat
che apparteneva alle poste italiane
LA POTENTE RUSPA
TAGLIA L'INFERRIATA
L’assalto
del bancomat ha avuto questa dinamica: dopo aver segato in tempi record circa metri
3,50 di inferriata; subito entrava in azione
il mastodontico ruspone che a colpo secco asportava il bancomat e lo caricava nel
daile che partiva a gran velocità.
Tempestivo
l’arrivo dei carabinieri, ma i ladri avevano messo a segno il colpo.
La
seconda scene è avvenuta in contrada Magazzinazzo, dove il bancomat veniva spostato
in altra macchina che si dileguava, mentre il daile veniva abbandonato dopo la
salita di Magazzinazzo dove la strada si biforco per Pirito – Don Cola. Come
usanza non ci sono testimonianze dell’evento; quindi nessuno ha visto niente nonostante
che nella zona vi sono esercizi commerciali.
La
banda del bancomat in tutte e quattro i trafugamenti ha usato la stessa tecnica
e la stessa dinamica. Si può parlare di valenti professionisti che hanno calcolato
tutto nei minimi particolari
Si può
parlare di poker di bancomat giacché sono quattro: in ordine d’assalto si ha: Banca
San Michele nell’ottobre del 2013 e fruttò ventimila euro; un mese dopo alla banca
Intesa, bottino 20 mila euro; banca Unicredit febbraio 2014, fruttò diecimila
euro e quest’ultimo la cui somma è in fase di quantificazione; ma di solito il
coupon serale di avvio è di ventimila euro.
E’
ovvio che dalle telecamere potrebbero emergere
elementi di identificazione.
Giuseppe Carà