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mercoledì 9 dicembre 2015

Tariffe esattoriali; restano quelli del 2014.



Inghippo burocratico per le tariffe esattoriale
 IL COMMERCIALISTA SALAVTORE TOMASELLA

 IL SINDACO ATONIO BEVILACQUA


PIETRAPERZIA. Grosse novità nel campo delle tasse comunali che  vengono definite dal consiglio e fanno parte integrante del bilancio.

       Le tariffe comunali sono: La TARI (Tassa Rifiuti), La TASI (Tassa Servizi Indivisibili), l’IMU (Imposta municipale unica, che contiene le tasse sulla casa e quelle sui terreni agricoli).  Il consiglio comunale ha deliberato le nuove tariffe relativamente al 2015 che poi vanno in registrazione al servizio del ministero delle finanziane. Ogni comune entro ottobre avrebbe dovuto inviare le delibere di variazione delle aliquote. Il Ministero nell’apposito sito pubblica  le delibere ricevute dai comuni. Il Comune di Pietraperzia ha inviato le delibere il nove novembre  e pertanto  è rimasto fuori dalle variazioni. Tutti gli enti di patronato preposti che calcolano le tariffe da pagare da parte dei contribuenti  non hanno potuto avere le tariffe aggiornate. Il sindaco Antonio Bevilacqua ha comunicato  come ristrutturare i tributi per il 2015.

       Per la TARI (tassa rifiuti si ha una rimodulazione), che prevede esenzioni per gli emigranti residente all’estero;. quindi si prevede per la quota variabile un aumento minimo di quindici euro, mentre per la quota fissa16 centesimo a mq.

       Per la TASI (Tassa Servizi Indivisibili), e l’IMU (Imposta municipale unica), che contiene le tasse sui terreni agricoli le quote da pagare restano quelle del 2014. Il consiglio comunale aveva approvato variazione sensibili, ma per il vizio di data di pubblicazione della delibera si è arrivati fuori termine e quindi le delibere del 2015 non è stato possibile applicarla, ma si resta con il 2014; questo inghippo crea problema  per il bilancio già approvato perché si avranno minori entrate; si prevedono 210 mila euro in meno.

Il sindaco Antonio Bevilacqua lunedì ha ufficializzato che in atto si è con le tariffe del 2014 e quindi i patronati hanno certezze.

Giuseppe Carà