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venerdì 11 dicembre 2015

FESTA DI SANTA LUCIA E SAGRA DELLA CUCCIA 13 DICEMBRE 2015



Santa Lucia e la sagra sulla cuccia

SANTA LUCIA PREGA PER NOI

LA CHIESA DI SANTA LUCIA

PIETRAPERZIA. Anche Pietraperzia onora la martire siciliana Santa Lucia con manifestazioni che affondano le radici nell’antica tradizione regionale, legata soprattutto alla tipica pietanza detta “Cuccìa”. La festa si svolge nell’antico quartiere Terruccia ma coinvolge l’intera cittadina. La parrocchia matrice, in collaborazione con il comune, ha organizzato i festeggiamenti con un triduo di preparazione nella Chiesa dello Spirito Santo, celebrato a partire dal 10 dicembre. Il sabato 12 però non è prevista alcuna celebrazione in quanto da tutta la diocesi si converrà a Piazza Armerina dove alle 16,30 avrà inizio la cerimonia di apertura della Porta Santa giubilare nella Basilica Cattedrale. Il giorno 13, che quest’anno coincide con la domenica, dopo lo sparo di bombe a cannone, saranno celebrate le sante messe: alle 9 e alle 10,30. Al termine il simulacro della vergine siracusana verrà portato in processione in Chiesa Madre dove sarà celebrata la messa solenne alle ore 18. Seguirà la processione per le vie cittadine accompagnata dalla banda musicale. Al rientro il simulacro della Santa si fermerà nel piazzale della Chiesa dello Spirito Santo dove i confrati di Maria SS. del Soccorso allestiranno  degli stand per la degustazione della Cuccìa che sarà offerta gratuitamente. La serata prevede anche la rottura delle cosiddette “Pignateddi”, l’albero della cuccagna con ricchi premi e l’animazione musicale di Salvatore Legname. Un sorteggio e uno spettacolo pirotecnico concluderà la serata.
La cuccìa è un dolce tipico siciliano, a base di grano bollito e ricotta di pecora o crema di latte bianca o al cioccolato. Viene guarnito con zuccata, cannella e pezzetti di cioccolato, ed è tradizionalmente preparato e consumato in occasione della festa di Santa Lucia. È una tradizione in particolare del palermitano e del siracusano, ma diffusa in tutta la Sicilia.  A Pietraperzia viene preparata in casa in modo semplice con l’aggiunta di sale e ceci. Particolarmente apprezzata quella preparata dai confrati che, grazie alla fornitura della ditta Bongiovanni di Mazzarino, è arrivata a confezionarne oltre un quintale.
Secondo la tradizione il 13 dicembre del 1646 approdò nel porto di Palermo una nave carica di grano, che pose fine ad una grave carestia. Per poterlo consumare immediatamente il grano non venne macinato, ma bollito e mangiato. Per ricordare quel giorno, i siciliani tradizionalmente non consumano cibo a base di farina, ma cuccìa ed arancini.
Giuseppe Carà