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venerdì 11 febbraio 2011

Le apparizioni e i messaggi della Madonna di Lourdes



Le apparizioni e i messaggi della Madonna di Lourdes

Bernadette, nacque a Lourdes il 7 gennaio 1844, nel Mulino di Boly. Era la prima di sei figli dei coniugi Soubirous. In origine mugnai, i genitori di Bernadette si erano impoveriti nel tempo e si erano ridotti ad una vita di stenti, guadagnando appena il necessario per sfamare i figlioletti. I Soubirous furono costretti più volte a traslocare in abitazioni sempre più modeste, finché un lontano parente concesse loro a titolo gratuito un edificio di sua proprietà (conosciuto da tutti come il “cachot”, cioè il “carcere”) che un tempo era stato una prigione ed era stato ritenuto troppo malsano per ospitare dei detenuti.
Si trattava di un ambiente umido e squallido; il proprietario, Andrea Sajous, lo descriveva così: “La camera era oscura e malsana. Nel cortile c’era del letame che rendeva il luogo puzzolente e infetto”. I coniugi Soubirous coi loro sei bambini dovettero adattarsi a vivere lì.
Bernadette era una bambina gentile, fragile, delicata. Fin da piccolissima aveva sofferto d’asma e avrebbe avuto bisogno di cure mediche appropriate e di un’alimentazione sostanziosa, cose impossibili in casa sua, nonostante l’amore e la buona volontà dei genitori. A 11 anni rischiò di morire di colera e la malattia la lascerà per sempre cagionevole di salute.
All’epoca delle apparizioni Bernadette aveva quattordici anni, ma a detta di tutti ne dimostrava non più di dieci o undici. Era praticamente analfabeta e per qualche tempo era stata pastorella e aveva condotto al pascolo il piccolo gregge della sua balia, che era rimasta sempre molto affezionata a lei e la trattava come una figlia. Poi, su sollecitazione del parroco, era rientrata in famiglia per potersi preparare alla prima comunione presso le suore di Lourdes. Nell’istruzione religiosa incontrava molte difficoltà poiché non sapeva quasi leggere; le suore, oltre alla dottrina, cercarono quindi di insegnarle anche i primi rudimenti della scrittura.
Nel febbraio del 1858 ebbero inizio le apparizioni della Madonna, che si conclusero il 16 luglio dello stesso anno. Bernadette non si inorgoglì mai dell’eccezionale esperienza di cui era stata protagonista. Acconsentì di buon grado a tutti gli interrogatori cui fu sottoposta da parte delle autorità religiose e civili, accettò di ripetere con semplicità la sua storia a centinaia e centinaia di visitatori e devoti. La sua breve esistenza (morì a soli 35 anni) trascorse nell’umile accettazione della sofferenza fisica, come generosa risposta all’invito dell’Immacolata di sacrificarsi per il riscatto di tante anime che vivono nel peccato.
Dopo la conclusione delle apparizioni ricominciò le lezioni di lettura e catechismo, fece la prima comunione. Per alcuni anni Bernadette visse a Lourdes presso le suore, svolgendo con gioia l’umile mansione di cuciniera e condividendo la vita di preghiera delle monache.
Intanto nel 1862 le apparizioni vennero ufficialmente riconosciute e ben presto fu eretta anche la chiesa chiesta dalla Madonna. Nel 1866, su suggerimento del vescovo di Nevers che era devoto di Lourdes, Bernadette fu accolta come novizia nella Congregazione delle Suore dell’Ospizio; l’anno dopo ci fu la professione religiosa. Alla professione religiosa assunse il nome di suor Maria Bernarda.
Dapprima svolse le mansioni d’infermiera all’interno del convento, poi sacrestana, finché l’aggravarsi del male non la costrinse a letto, per nove anni. La salute della giovane declinava sempre più: l’asma, di cui aveva sempre sofferto, non le dava tregua; reumatismi articolari molto dolorosi e terribili sbocchi di sangue in più occasioni fecero temere per la sua vita. A queste sofferenze fisiche si aggiunse il dolore per la morte precoce di entrambi i genitori. I quindici anni di vita conventuale furono un vero Calvario di sofferenza. Le stesse superiori la trattavano con freddezza, per un disegno provvidenziale che preclude alle anime elette la comprensione e spesso anche la benevolenza delle anime mediocri. Come la Madonna le aveva preannunciato, non era prevista per lei felicità in questo mondo.
Bernadette morì santamente il 16 aprile 1879. Fu beatificata nel 1925 e proclamata Santa l’8 dicembre 1933.
Durante il processo del 20 agosto 1908, dopo trent’anni e cinque mesi dalla sua morte, fu riesumata la salma e la si ritrovò incorrotta, aveva gli occhi chiusi e le labbra semiaperte atteggianti al sorriso.
Il corpo di Bernadette venne posto in un sarcofago in oro e vetro ed esposto al pubblico nella Cappella di Santa Bernadette a Nevers, dove può essere visitato ancor oggi.