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mercoledì 28 marzo 2012

ALL'ANCESCAO LA FESTA DI SAN GIUSEPPE 25 - 3 - 2012


All’Ancescao la sagra di San Giuseppe
PIETRAPERZIA. All’Ancescao è stata celebrata la “Sagra dei Soldati di Erode”, che è l’elemento portante della tradizione della festa di San Giuseppe Artigiano. Alla Sagra hanno partecipato i 250 soci dell’Ancescao coordinati dalla presidente Giovanna Di Dio; hanno collaborato con la presidente Angela Emma (segretaria) Piera Pinelli, Biagio Di Calogero, Rosaria Bonaffini, Michele Bongiovanni, Natala Bongiovanni, Franco Cigna, Calogero Costa, Rosaria Marotta, Tommasa Pergola, Michela Privitera. La sceneggiata si è tenuta nella sede Ancescao in via della Pace; sede messa a disposizione del sindaco. Il locale è titolato a Santa Rita ed a San Pio. Un saluto all’Ancescao è stato portato dal sindaco Vincenzo Emma, che per la circostanza ha fatto il cardiologo per il soccorso ad una socia che avuto vertigini e mancamenti. Ha avuto il suo fascino la “Sagra dei Soldati di Erode”, i cui interpreti che hanno recitato con pathos e calore sono: l’Angelo (Angelo Carità), i tre ufficiali di Erode (Filippo Bonfirraro, Filippo D’Alessandro e Roberto Falzone). Sono invece arrivati da Barrafranca il Bambino Gesù interpretato da Luigi Pisano e la Madonna impersonata da Denise Costa, mentre San Giuseppe è stato rappresentato da Vincenzo Privitera, che è anche socio di spessore dell’Ancescao. Come di consueto la sagra si chiude con un pranzo di cibi succulenti il cui primo piatto è pasta e lenticchie con “finucchiddi”; si sono appropinquati alla tavolata circa 300 persone. Ad onore di San Giuseppe è stata p sparata una moschetteria le cui bombe si sono sentite in tutto il paese, e la banda Ligambi diretta dal vice maestro Calogero Giarrizzo, che ha sonato delle marce trionfali che hanno mandato in visibili i presenti. La tavolata dei cibi da tradizione viene benedetta da don Giovanni Bongiovanni che anche lui per tradizione si prende un po’ di ritardo per la l’arrivo, facendo preoccupare tutti i presenti. La presidente Angela Di Dio nella sua lungimiranza si tiene sempre un prete di scorta, pronto ad entrare con zelo in azione. La tradizione dei soldati d’Erode è d’origine barrese e risale alla seconda meta del 1700, quando l'abate Giuseppe Nicolò Baldassarre Russo pensò di verseggiare l'episodio evangelico de "La fuga in Egitto". L'episodio in forma di dialogo è stato liberamente interpretato nei contenuti dall'abate Russo.La prima rappresentazione in paese avvenne il 19 marzo del 1924 e fu interpretata da attori barresi. Questa recitazione fu organizzata dai falegnami soci della società operai "Regina Margherita".Gli attori pietrini che fecero la prima recitazione furono Salvatore Tortorici, Matteo Di Natale e Giuseppe Cutaia; un fatto singolare fu che gli attori dovevano essere di "buona famiglia", come lo furono coloro che fecero la prima recitazione.Un fatto che è stato ricuperato alla storia è che i personaggi non sono più i tre re magi, come comunemente si credeva, ma soldati erodiani con intenti criminali.
Giuseppe Carà