Lotti cimiteriali per una svolta economica
IL PRIMO CITTADINO ENZO EMMA
L'ASSESSORE FRANCERSCA CALI'
PIETRAPERZIA. “Con l’assessore Francesca Calì – dichiara il
sindaco Enzo Emma – abbiamo sbloccato la possibilità di assegnare 54 lotti
cimiteriali edificabili nell’area del
cimitero della zone est, che sta di fronte il paese. Già abbiamo diramati gli
inviti ai primi 54 in graduatoria per dare loro la possibili di vedere la zona
come è strutturata. L’assegnazione sarà fatta il quattro aprile prossimo alle
16 del pomeriggio. Si andranno a costruire 16 lotti di quattro posti e 39 di
otto posti, in tutto varranno realizzati 372 loculi. Per le tombe di quattro posti
i cittadini pagheranno mille e 700 euro,
mentre per quelli di otto duemila e 500 euro. Il comune in questa prima
assegnazione incasserà la somma di 83 mila e 300. I cittadini che sono in graduatoria
sono 217. In caso di rinunzia la graduatoria scorre”.
“Abbiamo
individuato altre aree all’interno del cimitero – afferma l’assessore Francesca Calì – che
dopo la lottizzazione saranno assegnate a quelli che sono in graduatoria; è ovvio
che tutti i cittadini potranno fare istanza di assegnazione di suolo cimiteriale. La
nostra filosofia è quella che il
problema cimiteriale venga risolta almeno per trent’anni. Abbiamo previsto
anche l’allargamento affinché la tipologia del cimitero resti
invariata; quindi pensiamo ad altre aree perché vengano costruite le tombe in stile
cappelle”.
“Nella
tradizione popolare del paese – conclude il sindaco Emma - ancora resiste il culto
verso i propri defunti: durante la settimana, specie il martedì giornata del
mercatino, sono numerose le persone che portano i fiori ai cari estinti. Non è
esagerato affermare che quella “corrispondenza di amorosi sensi” tra i vivi ed
i defunti nel paese è molto radicata. Quindi ancora i sepolcri servano a tenere
desto il sentimento verso coloro che sono passati all’eterna dimora. Il culto
non è solo esteriore, bensì esprime sentimenti di spiritualità in cui i defunti
vengono visti come angeli della notte che dal paradiso assistono i comuni mortali”.
Don Pino Carà