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sabato 17 marzo 2012

QUINTA DONAZIONE All'AVIS


Donazione e gita con Di Marca




PIETRAPERZIA. La quinta donazione del nuovo anno è stata coordinata dal dottor Vincenzo Di Marca, nefrologo all’ospedale Umberto primo di Enna. Le donazioni sono state 23 ed in tutto quest’anno si è arrivati a 120. Nel contesto della donazione continuano le attività socializzanti dell’Avis che alcuni giorni addietro ha portato cento donatori a Catania per la vista alla città ed per uno spettacolo culturale. Ancora una volta l’Avis si muove nel vortici del dinamismo e della formazione. Fanno parte dell’Avis i medici: Sara Colletta, Carmela Romana ed Antonio Viola. E’ istituzionalizzato l’infermiere Nino Ciulla che è impegnato  in questa attività filantropica con la moglie e le figlie. Coordinano la giornata della donazioni  il presidente Luigi Sardo, che ricopre la carica da un ventennio e l’amministratore delegato Pino Bongiovanni, impegnato in tante associazioni ecclesiali: Bongiovanni è uno dei fondatori di prestigio dell’Avis. La Segretaria dell’associazione è formata da Enzo e Salvatore Bongiovanni, Giuseppe e Manuel Carciofolo, Liborio Miccichè, Enzo Amico,  Lucia Di Forte, misuratrice di pressione, le sorelle Giusy e Nadia Ciulla, Calogero Emma, Daniela Raspa, Enza Nestre e Liborio Miccichè. Ristoratore come di consueto Salvatore Bongiovanni.

La sezione dell’Avis, che ora si trova in Pazza Vittorio Emanuele e che è stata realizzata con il contributo dei soci, è titolata a Francesco Tabbaro venuto veno all’età di 19 anni in un  inacidente automobilistico e tutti i suoi organi furono donati per il trapianto: occhi, cuore, fegato, reni e pancreas. Le sale di donazioni sono stati titolate e due generosi donatori: Gino Legane e Rocco La Monica.

“Nel contesto delle difficoltà – afferma il presidente  Luigi Sardo – in cui si dibatte l’ambiente, l’Avis con le sue metodiche donazioni diventa orientamento nella vita sociale ed i donatori sono impegnati anche in volontariato di solidarietà. L’Avis fu fondata nel 1991 ed in tutti questi anni è stata fatta una campagna di formazione e d’educazione alla donazione. L’associazione ha fatto un lungo cammino fino ad avere una sede propria, che è stata comprata con i risparmi dei donatori ed anche per renderla più aggraziata, i lavori sono stati fatti gratuitamente dai donatori o da persone vicini all’Avis. In questo mese abbiamo programmato “la settimana della pubblicità”. In modo particolare noi puntiamo a svolgere attività formativa nelle scuole, per creare nei ragazzi la mentalità alla donazione, come atto filantropico per il miglioramento dei rapporti umani nella società. Abbiamo trovato la disponibilità e la collaborazione del preside Arcangelo Amoroso”.
       Giuseppe Carà