Elezione RSU al "Vincenzo Guarnaccia"
L'INSEGNTE MARIUCCIA PENNINO
PIETRAPERZIA. La presidente della
Commissione Elettorale ins. Mariuccia Pennino
ha pubblicato i risultati delle elezione RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie) che
si sono svolte nell’istituto “Vincenzo Guarnaccia” di Pietraperzia; sono stati
membri della commistione Maria Assunta Mare e Rosetta Siciliano. Hanno
presieduto le elezioni nel seggio: Calogero Geraci presidente; Rita Picciolo
segretaria; scrutatori: Loredana Pirrelli, Gaetano Cumbo, Salvatore Flammà. Sono stati proclamati eletti Cateno Ingala
per FlcCgil con 14 preferenze, Michela Di Gregorio per Uil con 13 preferenze, Salvatore
Mastrosimone per Snals – Confal con 14 preferenze. I votanti sono stati 113 su
120 aventi diritto al voto. La percentuale dei votanti è stata del 94,18%. I
voti validi sono stati così ripartiti per le singole liste: Cgil 35, Cisl 18, Snals 23, Gilda 13 ed Uil 24.
“Le
RSU – afferma la presidente Mariuccia Pennino – durano in carica tre anni; i
seggi vengono assegnati in rapporto al
numero di coloro che hanno diritto al voto. Le RSU rappresentano tutti i
lavoratori e sono titolari della contrattazione sul posto di lavoro.
Il risultato nazionale concorre,
insieme alle deleghe sindacali, a determinare il grado di rappresentatività
sindacale delle organizzazioni sindacali. Un ruolo importante le Rsu hanno
nella formulazione ed approvazione del bilancio.
Quindi stabiliscono le somme da essere spese nelle varie voci di bilancio che
viene approvato dal consiglio di istituto. Inoltre si stabiliscono alcune
incentivazione per figure professionali ed anche iniziative da essere
finanziate ed il relativo compenso.
Le
elezioni si sono svolti in tre giorni ed ogni sindacato aveva nominato il
rappresentante di lista. Le votazioni si svolte con elevata civiltà e
meticoloso civismo.
“Dopo
le lezioni l’eletto Salvatore Mastrosimone ha dichiarato: “Anche in questo
triennio il nostro ruolo sarà quello di rendere sempre più vivibile la vita
nella scuola. Noi vagliamo che la centralità dell’azione educativa sia “l’alunno”.
Sappiamo che siamo in periodo di grandi stravolgimenti
sociali, ma vogliamo che la scuola resti
sempre faro e luce nella società”.
Don Pino Carà