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venerdì 28 ottobre 2011

APPALTATO IL SERVIZIO ALLA RSA


Gara d’appalto per RSA per 5 milioni.
 Buone prospettive per i lavoratori

PIETRAPERZIA. Assegnata la gara d’appalto  per la gestione della RSA di Pietraperzia. Il provveditorato alle gare dell’ASP (Azienda Sanitaria Provinciale) di Enna ha assegnato la gara per la gestione dei servizi della RSA di Pietraperzia. L’assegnazione triennale aveva previsto una somma a base d’asta di cinque milioni.

Il presidente del provveditorato il dottor Giuseppe Vancheri comunica che è stato redatto il verbale di gara ed il direttore Nicola Baldari ha ufficializzato la notizia. La gara è stata assegnato alla cooperativa Azione Sociale di Alcamo che ha fatto un ribasso del 27 per cento. La gara andrà in pubblicazione  domenica prossima e poi lo stesso provveditorato provvederà all’affidamento dei lavori. A questo punto si andrà alla contrattazione sindacale per definire la posizione dei lavoratori in merito allo stipendio, alle ore di lavoro ed alle unità lavorative.

“La nostra battaglia - sostiene il segretario provinciale della Sapmi Giuseppe La Marca – sarà di ridare dignità ai lavoratori della Rsa che per dieci hanno sopportato con sofferte rinunzie il gravame di mandare avanti una struttura che è pilota in Sicilia”.

“Noi continueremo – afferma la dottoressa Gera Destro – la battaglia fino a quando i nostri lavoratori potranno rientrare a casa con il volto sorridente perché hanno vinto la battaglia del posto di lavoro che darà respiro e serenità. Inoltre vogliamo che ci sia una forma positiva per arrivare al pieno regime di 40 unità. In atto le presenze sono 21. Naturalmente non sono mancate le opportune collaborazioni per la valorizzazione della struttura”.

Il sindaco Vincenzo Emma, cardiologo afferma: “E’ opportuno che la realtà della RSA venga reclamizzata nei giusti modi; necessita di una gestione serena per non dare incertezze al futuro del ospiti. Non pochi hanno lasciato la Rsa perché incerti del loro futuro. Abbiamo una bella struttura moderna ed efficiente, che è stata penalizzata per incertezze sul futuro dei lavoratori che hanno dovuto fare battaglie snervanti che hanno fatto soffrire struttura e lavoratori. Quindi la campana della riscossa è suonata e noi faremo tutto il possibile affinché questa realtà diventi un punto riferimento di tutta la Sicilia, che poi è la sua naturale vocazione”.

Don Pino Carà