Gara d’appalto per RSA per 5 milioni.
Buone prospettive per i
lavoratori
PIETRAPERZIA. Assegnata
la gara d’appalto per la gestione della RSA di Pietraperzia. Il
provveditorato alle gare dell’ASP (Azienda Sanitaria Provinciale) di Enna ha
assegnato la gara per la gestione dei servizi della RSA di Pietraperzia.
L’assegnazione triennale aveva previsto una somma a base d’asta di cinque
milioni.
Il presidente del
provveditorato il dottor Giuseppe Vancheri comunica che è stato redatto il
verbale di gara ed il direttore Nicola Baldari ha ufficializzato la notizia. La
gara è stata assegnato alla cooperativa Azione Sociale di Alcamo che ha fatto
un ribasso del 27 per cento. La gara andrà in pubblicazione domenica
prossima e poi lo stesso provveditorato provvederà all’affidamento dei lavori.
A questo punto si andrà alla contrattazione sindacale per definire la posizione
dei lavoratori in merito allo stipendio, alle ore di lavoro ed alle unità
lavorative.
“La nostra battaglia -
sostiene il segretario provinciale della Sapmi Giuseppe La Marca – sarà di
ridare dignità ai lavoratori della Rsa che per dieci hanno sopportato con
sofferte rinunzie il gravame di mandare avanti una struttura che è pilota in
Sicilia”.
“Noi continueremo –
afferma la dottoressa Gera Destro – la battaglia fino a quando i nostri
lavoratori potranno rientrare a casa con il volto sorridente perché hanno vinto
la battaglia del posto di lavoro che darà respiro e serenità. Inoltre vogliamo
che ci sia una forma positiva per arrivare al pieno regime di 40 unità. In atto
le presenze sono 21. Naturalmente non sono mancate le opportune collaborazioni
per la valorizzazione della struttura”.
Il sindaco Vincenzo Emma,
cardiologo afferma: “E’ opportuno che la realtà della RSA venga reclamizzata
nei giusti modi; necessita di una gestione serena per non dare incertezze al
futuro del ospiti. Non pochi hanno lasciato la Rsa perché incerti del loro
futuro. Abbiamo una bella struttura moderna ed efficiente, che è stata
penalizzata per incertezze sul futuro dei lavoratori che hanno dovuto fare
battaglie snervanti che hanno fatto soffrire struttura e lavoratori. Quindi la
campana della riscossa è suonata e noi faremo tutto il possibile affinché
questa realtà diventi un punto riferimento di tutta la Sicilia, che poi è la
sua naturale vocazione”.
Don Pino Carà