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sabato 1 ottobre 2011

FINANZIAIA LA STRADA PIETRAPERZI -BESARO - TORNABE'


Finanziata la strada del Besaro
 
 PIETRAPERZIA. “Il presidente della provincia Pippo  Monaco – dichiara il sindaco Vincenzo Emma – mi ha comunicato che la giunta provinciale ha deliberato  il finanziamento per il rifacimento del manto stradale della strada Pietraperzia  - Besaro; inoltre anche  le strade interpoderali Pietraperzia – Musalà – Tornabè. La somma impegnata è di un milione e 600 mila euro. Inoltre ho fatto richiesta che si intervenga nella strada provinciale Pietraperzia – Arcieri, che confina con la provincia di Caltanissetta; mi sono rivolta a questa amministrazione provinciale affinché la Pietraperzia – Riesi venga ripristinata dalle due provincia.
“Parecchi interventi ho fatto  presso l’Anas – continua il primo cittadino – per lo svincolo  della scorrimento veloce Pietraperzia – Caltanissetta. Ho interessato  anche la deputazione regionale e nazionale per portare in porto lo spinoso problema. Già è stato presentato il progetto delle svincolo. Parecchie volte ci hanno promesso il finanziamento  per realizzare lo svincolo perché quello provvisorio presenta elementi di sicurezza limitata. Abbiamo ottenuto parecchi interventi sulla scorrimento che collega in modo agevole Pietraperzia con tutti le altre località di Sicilia”.
“Abbiamo attenzionato – conclude il dottor Emma – il problema delle strade interpoderali. I finanziamenti regionali intervengono su progetti presentati dagli inquilini. Noi come amministrazione comunale vogliamo interevenire con contributi al momento della progettazione. Sulla viabilità abbiamo fatto il massimo possibile. Inoltre per la viabilità interna  interveniamo secondo le possibilità limitate del bilancio comunale. Resta aperto il problema della strada che conduce al santuario della Madonna della Cava. L’amministrazione provinciale l’ha inserita nel piano triennale delle opere pubbliche”.
Nel campo dei lavori pubblici e delle opere sociali resta ancora aperto il problema delle case gli anziani: Casa albergo, casa protetta e centro diurno. Ci sono adempimenti burocratici che stanno penalizzando un’opera sociale di grande valenza.
Don Pino Carà