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sabato 22 ottobre 2011

L'AFFRESCO SI SAN PIO RESISTE

L’Affresco di San Pio resiste
PIETRAPERZIA.  L’ affresco di San Pio apparso in Piazza Sant’Orsola resiste ancora. L’episodio è  avvenuto il 23 agosto del 2007: un sabato pameriggio in Via Monaca tra  il numero civico 64 e 66 si è formato un affresco, che il collettivo popolare ha individuato in San Pio. Ad accorgersi del fenomeno sono stati i coniugi Angelo e Tania Pisano, che abitano in Germania e che si trovavano occasionalmente in paese. Giorno 23 agosto di pomeriggio la signora Tania si accorge dell’affresco e coinvolge il marito. La notizia si diffonde velocemente e da tutta la Sicilia si cominciano a fare pellegrinaggi. Non sono pochi quelli che dicono di aver ottenuto guarigione. Mentre tutto il paese viveva l’avvenimento in modo esilarante, qualche mente distorta e disfattista remava contro. Quindi in paese di formarono due fazioni che affossarono l’avvenimento, ma l’affresco è lì che resiste alle intemperie.

Gli inquilini di Sant’Orsola mantengono immutata la loro fede nell’affresco e pensano che sia un evento di chiari segni ultraumani.

“Migliaia – dichiara Calogero Vinci - uno dei più attivi del gruppo di San Pio” furono le persone che da tutta la Sicilia vennero a vedere l’affresco. Vi fu un continuo viavai di persone per vedere il singolare fenomeno. Oltre alla curiosità, in tante persone  prevalse la devozione a San Pio, che in paese è ormai consolidata.

A Pietraperzia da anni esiste il Gruppo di Preghiera di San Pio denominato “Sacro Cuore” e si riunisce nella chiesa di San Nicolò. L’incarico di presidente viene ricoperto dall’insegnante Giovanna Guarnaccia. Il gruppo è impegnato in attività di volontariato ed attività filantropiche; inoltre il gruppo si riunisce il primo venerdì di mese ed ogni giorno 23 per l’ora d’adorazione; ogni mercoledì c’è una catechesi di formazione. Il gruppo fu riconosciuto ufficialmente il giorno  23 agosto del 1994 ed è affiliato ai gruppi internazionali, la cui sede è a San Giovanni Rotondo ed il responsabile è il vescovo monsignor Michele Castoro. Frequenti sono i pellegrinaggi che vengono fatti a San Giovanni Rotondo.

“Noi vediamo San Pio – afferma la presidente Giovanna Guarnaccia – nel suo cammino di santità. La catechesi che viene portata avanti dal nostro assistente spirituale valorizza l’eroicità delle virtù ed il suo itinerario di santità. I nostri pellegrinaggi ci aiutano ad una maturazione di fede, perché durante il viaggio viene svolta un’azione pastorale, che ci fa sentire chiesa e ci apre alla comunità ecclesiale. Noi ci sentiamo uniti con il papa, il vescovo e con la tutta la chiesa”.

Don Pino Carà