L’Affresco di San Pio resiste
PIETRAPERZIA. L’ affresco di San Pio apparso in Piazza
Sant’Orsola resiste ancora. L’episodio è
avvenuto il 23 agosto del 2007: un sabato pameriggio in Via Monaca tra il numero
civico 64 e 66 si è formato un affresco, che il collettivo popolare ha
individuato in San Pio. Ad accorgersi del fenomeno sono stati i coniugi Angelo
e Tania Pisano, che abitano in Germania e che si trovavano occasionalmente in
paese. Giorno 23 agosto di pomeriggio la signora Tania si accorge dell’affresco
e coinvolge il marito. La notizia si diffonde velocemente e da tutta la
Sicilia si cominciano a fare pellegrinaggi. Non sono pochi quelli che dicono di
aver ottenuto guarigione. Mentre tutto il paese viveva l’avvenimento in modo
esilarante, qualche mente distorta e disfattista remava contro. Quindi in paese
di formarono due fazioni che affossarono l’avvenimento, ma l’affresco è lì che
resiste alle intemperie.
Gli inquilini di
Sant’Orsola mantengono immutata la loro fede nell’affresco e pensano che sia un
evento di chiari segni ultraumani.
“Migliaia – dichiara Calogero Vinci - uno dei più
attivi del gruppo di San Pio” furono le persone che da tutta la Sicilia vennero
a vedere l’affresco. Vi fu un continuo viavai di persone per vedere il
singolare fenomeno. Oltre alla curiosità, in tante persone prevalse la devozione a San Pio, che in paese
è ormai consolidata.
A Pietraperzia da anni esiste il Gruppo di
Preghiera di San Pio denominato “Sacro Cuore” e si riunisce nella chiesa di San
Nicolò. L’incarico di presidente viene ricoperto dall’insegnante Giovanna
Guarnaccia. Il gruppo è impegnato in attività di volontariato ed attività
filantropiche; inoltre il gruppo si riunisce il primo venerdì di mese ed ogni
giorno 23 per l’ora d’adorazione; ogni mercoledì c’è una catechesi di
formazione. Il gruppo fu riconosciuto ufficialmente il giorno 23 agosto del 1994 ed è affiliato ai gruppi
internazionali, la cui sede è a San Giovanni Rotondo ed il responsabile è il
vescovo monsignor Michele Castoro. Frequenti sono i pellegrinaggi che vengono
fatti a San Giovanni Rotondo.
“Noi vediamo San Pio – afferma la presidente
Giovanna Guarnaccia – nel suo cammino di santità. La catechesi che viene
portata avanti dal nostro assistente spirituale valorizza l’eroicità delle
virtù ed il suo itinerario di santità. I nostri pellegrinaggi ci aiutano ad una
maturazione di fede, perché durante il viaggio viene svolta un’azione
pastorale, che ci fa sentire chiesa e ci apre alla comunità ecclesiale. Noi ci
sentiamo uniti con il papa, il vescovo e con la tutta la chiesa”.
Don Pino Carà