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venerdì 2 dicembre 2011

AGGIORNAMENTO PER I MINISTRI STRAORDINARI DELLA COMUNIONE

Scuola dei ministeri


PIETRAPERZIA. Nella sala delle conferenze di Comunità Frontiera si è svolto il primo incontro dei ministri straordinari della Comunione. Sono stati presenti i ministri di Barrafranca, Mazzarino, Pietraperzia; complessivamente un centinaio. Ha presieduto l’incontro Don Lino Di Dio vice direttore dell’ufficio liturgico e segretario episcopale di monsignor Michele Pennisi.
“Nella programmazione diocesana – ha affermato don Lino – abbiamo previsto due incontri zonali e due ritiri diocesani al seminario estivo di Montagna Gebbia. Inoltre nella basilica cattedrale di Piazza Armerina giorno 17 dicembre alle ore 17 il vescovo Pennisi farà il conferimento del mandato ai ministri: per alcuni si tratta di riconferma, mentre per altri si tratta di primo incarico. I ministri della comunione in diocesi sono circa 600”.
“Da anni afferma - don Antonio Rivoli direttore dell’ufficio liturgico – svolgiamo incontri di formazione per i ministri della comunione: sicuramente viene svolto un lavoro pregevole. I nostri ministri svolgono un lavoro pastorale pregevole, perché sono sostegno a molte persone che sono nella sofferenza e sono inchiodati a stare casa”.
L’incontro zonale svolto a Pietraperzia ha avuto tre momenti: la “lectio divina”, gli aspetti ed i compiti del ministro della comunione e l’aspetto formativo.
Dopo la illuminante lezione di don Lino si è aperta la discussione. In modo particolare è stata ribadita la necessità di uniformare i comportamenti rispettando le norme liturgiche. Il rispetto delle norme denota ubbidienza alla chiesa. In modo particolare è stato fatto riferimento alle celebrazione della Santa Messa, dove a volte si notano comportamenti omissivi con esagerazioni non previste dalla liturgia.
L’incontro si è chiusa con la presentazione della preghiera per i sacerdoti composta da don Tonino Bello, sacerdote di elevata vita spirituale e di grande dimensione mistica.
Con una preghiera finale di testimonianza nel proprio vissuto quotidiano è stata sciolta l’assemblea.
Don Pino Carà