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giovedì 8 dicembre 2011

FESTA DI SAN NICOLA 06 DICEMBRE 2011

Celebrata la festa di San Nicola


PIETRAPERZIA. Martedì sera alle ore 17,30 è stata celebrata la festa di San Nicolò nell’omonima. La cerimonia è stata presieduta dal rettore Don Pino Carà, nostro valente collaboratore. La festa del grande vescovo di Mira è stata inserita nel contesto dei festeggiamenti dell’immacolata della quale nella parrocchia Santa Maria si stata svolgendo la novena. Nella chiesa San Nicola  si venera una statua del Santo di fattura bizantina. La chiesa è stata costruita prima degli anni mille e durante la conquista musulmana fu trasformata in moschea. In questa circostanza la nicchia fu annullata con una parete esterna ed il santo rimase nascosto per otto secoli. Quando si procedette a creare degli altari ci si accorse della parete posticcia e quindi si intervenne per abbatterla e la statua ritornò al suo primitivo vigore. Nel frattempo il culto era scemato, nonostante che il San Nicola sia stata il primo patrona del paese: questo si ricava dalla bontà della statua.

Su San Nicola scrive l’antropologa Nicoletta Nonna nella sua rubrica il santo del giorno: “San Nicola nacque probabilmente a Pàtara in Licia, in Asia Minore (attuale Turchia) tra il 260 e il 280, da Epifanio e Giovanna che erano cristiani e benestanti. Fu cresciuto cristianamente, quindi,ma perse prematuramente i genitori a causa della peste. Divenne così erede di un ricco patrimonio che impiegò per aiutare i bisognosi. In seguito lasciò la sua città natale e si trasferì a Myra dove venne ordinato sacerdote. Alla morte del vescovo metropolita di Myra, venne acclamato dal popolo come nuovo vescovo. Imprigionato ed esiliato nel 305 da Diocleziano, fu poi liberato da Costantino nel 313  e riprese l'attività apostolica. Non è certo che sia davvero stato uno dei 318 partecipanti al Concilio di Nicea del 325, durante il quale avrebbe condannato duramente l'arianesimo, difendendo la verità cattolica, ma la leggenda ci tramanda che in un momento d'impeto prese a schiaffi Ario. Gli scritti di S. Andrea di Creta e di S. Giovanni Damasceno ci confermano l'ortodossa fede di Nicola.

Nicola si occupò anche del bene dei suoi concittadini, ottenne dei rifornimenti durante una carestia e ottenne la riduzione delle imposte dall'Imperatore. Morì a Myra il 6 dicembre, presumibilmente nell'anno 343, forse nel monastero di Sion, e già allora si diceva compisse miracoli; tale convinzione si consolidò dopo la sua morte, con il gran numero di leggende che si diffusero ampiamente in Oriente, a Roma e nell'Italia meridionale.

Le sue spoglie furono conservate con grande devozione di popolo, nella cattedrale di Myra fino al 1087. Grande è la venerazione a lui tributata dai cristiani ortodossi. Le sue spoglie furono trasferite a Bari il 29 settembre 1089, le spoglie di Nicola trovano sistemazione definitiva nella cripta, già pronta, della basilica che si sta innalzando in suo onore. È il Papa in persona, Beato Urbano II (Ottone di Lagery, 1088-1099), a deporle sotto l’altare della cripta. Da allora S. Nicola divenne patrono di Bari e le date del 6 dicembre (giorno della morte del santo) e 9 maggio (giorno dell'arrivo delle reliquie) furono dichiarate festive per la città.

S. Nicola è famoso anche al di fuori del mondo cristiano perché la sua figura ha dato origine al mito di Santa Claus(o Klaus), conosciuto in Italia come Babbo Natale.

Don Giuseppe Carà