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martedì 27 dicembre 2011

MOSTRA FOTOGRAFICA SUL CASTELLO DI FILIPPO ARENA


L'ANTICO MANIERO IN MOSTRA FOTOGRAFICA

IL CASTELLO BARRESIO
IL NUMEROSO PUBBLICO
IL TORRIONE
CRISTINA TAGLIA IL NASTRO
PIETRAPERZIA. “Nel pullulare delle iniziative sociali, antropologiche e culturali di questo periodo natalizio - afferma il sindaco Enzo Emma - vi è la mostra fotografica sul Castello Barresi a cura di Filippo Arena su collaborazione dell’amministrazione comunale, la Pro Loco e l’Archeoclub. La Mostra sarà aperta sino al sei gennaio”.

A tagliare il nostro per l’amministrazione  comunale  è stata l’assessore ai lavori pubblici Cristina Guarneri. La mostra è allestita nei locali del teatro del comune “Garibaldi”e si intitola “I Colori del Castello Barresi”

       È  la prima personale di Filippo Arena, che ha collezionato parecchi trofei a livello regionale e nazionale.

       Le foto formato gigante  esposte  sono tredici: otto panoramiche prese da varie angolatura;  una riguarda il torrione, una con vista dal Belvedere;  poi vi è quella del taglio del nastro, una i visitatori,  ed infine una tematica sulla mostra con il relativo depliant.

Filippo Arena è elettrotecnico e si interessa di filodiffusione.  Come fotografo è amatore ed ha allestito la mostra anche su sollecitazione dell’amministrazione comunale e del sindaco Enzo Emma, che intende rilanciare il Castello rendendolo fruibile ai visitatori.

“Nel castello – continua il primo cittadino – è stato fatto il consolidamento ed è fruibile con una guida esperta. Ora noi abbiamo un progetto in itinere di aprire in modo continuativo il castello e farne un polo turistico per chi da Agrigento si reca a visitare la villa romana di Piazza Armerina o gli scavi archeologici di Morgantina con la sua Venere. Oltre al Cestello abbiamo altre realtà archeologiche di grande pregio quindi nel circuito turistico del giro di Sicilia noi dovremmo entrare; infatti la Regione ha riconosciuto Pietraperzia a vocazione turistica”.

“Il castello Barresi – afferma l’assessore Cristina Guarneri - attualmente è proprietà del comune di Pietraperzia, che n’è venuto in possesso per usucapione. Gli ultimi ad averne il possesso furono i principi Lanza di Trabia. L'opera prende inizio l'anno 1060, quando al seguito di Ruggero il Normanno, ultimo rampollo dei conti d'Altavilla arriva a Pietraperzia Abbone Barresi, il quale era uno dei più nobili commilitoni, al quale per meriti acquisiti nella lotta contro i Saraceni gli fu affidata la signoria del territorio di Pietraperzia e d’altri territori della Sicilia”.

“ La famiglia Barresi con alterne vicende – dichiara la presidente della Pro Loco - tenne il maniero sino al 1571; in seguito divenne possesso dei Branciforti e nel 1897 passò ai Lanza di Trabia. I Lanza nel dopo guerra presero dal castello tutte le cose più preziose e li portarono a Palermo; avevano chiesto un intervento dello stato e non avendo avuto risposta privarono il castello delle cose più caratteristiche”-

“ i tempi del vaiolo (epidemia letale) – afferma il presidente dell’Archeoclub Andrea Rapidardi - il castello fu adibito a lazzaretto, mentre dall'inizio dell'ottocento fu affittato al comune che lo adibì a prigione fino al 1906 anno in cui fu trasferita nell'ex convento di Santa Maria. La scomparsa ufficiale del castello si può fare risalire al 20 aprile del 1927, quando con delibera comunale, fu approvato il progetto dell'alimentazione idrica dell'abitato (cioè la vasca dell'acqua). Il castello si erge maestoso lungo il perimetro di una roccia calcarea, nella quale i Sicani ed i Siculi avevano scavato diecine di tomba. La roccia si presenta piena di buchi ed è per questo motivo che il castello viene chiamato anche di Pietraperciata e con lo stesso nome fu chiamato il borgo sottostante”.
Don Pino Carà