Con la benedizione
del monumento ad Anita Garibaldi si chiudono i festeggiamenti del 150°
dell’Unità d’Italia
GLI ALUNNI DI MARIELLA VINCI
PIETRAPERZIA. Giornata di gaudio e di
tripudio per la comunità pietrina: il sindaco Vincenzo Emma, ha coordinato la
cerimonia “per la posa” del monumento del 150° dell’Unità d’Italia. La statua
della danna dell’eroe dei due mondi, Anita.
è stata collocata nel “Viola dell’Unità d’Italia” (titolata cosi per la
circostanza) angolo via Galileo Galilei. La benedizione del monumento è stata
fatta dal vescovo della diocesi piazzese Michele Pennisi, mentre il drappo
tricolore che copriva la statua è stato tolto dal prefetto di Enna Clara
Minerva. Le statue dell’unità di Italia sono state confezionate dalla
prefettura in un simposio di artisti internazionali e quella di Anita è stata
scolpita dall’artista Remo Belletti di Reggio Emilia. “Le iniziative numerose e
qualificate svolte in questo anno - dichiara il primo cittadino Vincenzo Emma –
hanno contribuito alla coscienza civica del nostro paese”. “Le tappe del cammino – dichiara sua
eccellenza il prefetto Clara Minerva - sono
aperte perché attraverso una coscienza nazionale si sviluppi e si matura la
coscienza di essere cittadini europei”. “L’unità d’ Italia –ha dichiarato il
vescovo Michele Pennisi - fu voluta e fatta da una coscienza patriottica che
animo grandi uomini del Risorgimento frutto di guerre d’Indipendenza, culminate
con la prima guerra mondiale quando furono
conquistate le terre irredente di Trento e Trieste”.
Per
la grande Kermesse gli inni patriottici sono stati preparati dagli alunni del
Vincenzo Guarnaccia del preside Arcangelo Amoroso e preparati dall'insegnante
Mariella Vinci come coordinatrice e dal suo team formato da Anna Fallica, Rina
Corvo, Maria Miccichè, Mariuccia Pennino, Maria Milazzo e Guido Di Blasi. Allo
storico avvenimento ha partecipato una marea di persone e tutte le realtà
sociali presenti nel territorio.
Sono
stati luce per l’avvenimento il prefetto Clara Minerva, il vescovo Michele Pinnisi,
il sindaco di Pietraperzia Vincenzo Emma, quello di Barrafranca Angelo
Ferrigno, il colonnello Baldassarre
Daidone, il capitano Scotto di Carlo, il luogotenente Pasquale
Tumminaro. Hanno scortato il gonfalone comunale i vigili Liborio Miccichè e Lillo
Russo. Per gli amministratori hanno dato la presenza gli assessori Paolo Di
Marca, Cristina Guarneri Giuseppe Miccichè. I consiglieri presenti sono stati
Rosa Maria Giusa, presidente del consiglio, Francesca Calì, Veronica Bellomo, Salvatore Di Calogero,
Filippo Bonanno. A rappresentare il mondo cattolico il parroco Giovanni
Bongiovanni.
La
statua ad alta impronta impressionista
di Anita Garibaldi è stata scolpita dallo scultore Remo Belletti di fama mondiale,
nato a Reggio Emilia il quale ha fatto avere alcune considerazioni sull’opera
lette dal sindaco Emma: “Questa é Anita: una donna, tante donne che amando hanno
fatto la storia degli uomini. Ho voluto dare alla celebrazione del 150esimo
dell’Unità d‘Italia l’immagine “donne”. Come il vento é la storia: fatta
di soffi, attimi di passaggio, di lotte,
conquiste e sacrifici di esseri viventi, uomini e donne, che mutano il divenire
delle cose.
“Anita seguendo il suo eroe è passata come una
donna che ha messo in gioco tutto, il corpo e la mente per la difesa di
ideali più giusti, per seguire l'Amore e solo per amore. Questo corpo è un
eterno divenire, nasce dalla materia e la materia rigenera e sublima. Un
passaggio nella pietra dove non c’è direzione temporale ma solo l’esistenza in
divenire. Come a ricordarci che mentre celebriamo una conquista eternamente,
vuol essere conquistata per esistere davvero! La bellezza femminile è la forza
della terra, la madre, appartenente a
quello stato tra il sogno e il risveglio, tipico del linguaggio poetico, ci
narra di lotta e di vittoria, di passione e di abbandono: un tempo per
combattere e un tempo per raccogliere le proprie forze. Quindi una
rappresentazione dinamica, in movimento, in mutazione, poiché la staticità é la
morte del futuro”.
Don Pino
Carà