Mostra
d’Archivio
-
IL ROFESSOR GIOVANNI CULMONE
PIETRAPERZIA. Alcuni
documenti salienti dell’archivio storico
della chiesa mostra vanno in mostra. L’iniziativa è stata curata dal professor
Giovanni Culmone, che da un decennio ha lavorato per l’informatizzarlo. Sponsor
di questo avvenimento sono il sindaco Vincenzo Emma, la Pro Loco di
Alessia Falzone e l’Archeoclub in
collaborazione.
“La
mostra di documenti d’archivio, curata dal professor Giovanni Culmone - dichiara la presidente
Alessia Falzone - è una raccolta di trentacinque pezzi in lavorazione anastatica
(Procedimento che permetta di ristampare fedelmente l'originale) sistemati in ordine cronologico a ritroso.
Raccolti in dodici cartelloni sono esposti nel chiostro di Santa Maria di Gesù”.
“La mostra - dichiara il professor Giovanni Culmone - si
apre con cinque documenti funerari che evidenziano lo sterminio di un’intera
famiglia avvenuto il 27 dicembre del 1897
e si chiude con uno riguardante una sepoltura del 26 novembre del 1602.
Segue all’interno un inventario di arredi sacri datato aprile del 1897 ed arriva all’otto dicembre del 1895 giorno
di festa collettiva per il matrimonio
della principessa Deliella celebrato in Chiesa Madre. Continuando la visita si
arriva al primo gennaio del 1894, giornata nera per tutto il paese, che testimonia la repressione dei Fasci Siciliani
ad opera dell’allora ministro degli interni Francesco Crispi; c ci furono ben
otto vittime tra cui una bambina”.
“Tra
1897 e il 1602, nei documenti d’ufficio e negli atti funerari – conclude il
presidente dell’Archeoclub Andrea Rapisardi - si riscontra per ben diciotto
volte il toponimo inequivocabile “CateRva”
avallato nel 1852 dal vescovo S.E.
Cesare Agostino Sajeva e nel 1874 dal vescovo S.E. Saverio Gerbino nelle
rispettive visite pastorali oltre che da parroci e notai.
Nel 1814 s’incontra una missiva, scritta dal sacerdote Don Giuseppe Cremona
all’indirizzo del vicario foraneo Don Giuseppe Magliocco per ottenere un certo permesso: si consiglia
leggerla come aneddoto,per sentirsi sollevati nello spirito! “.
“Lo
scritto olografo del 10 Maggio 1791 del parroco Girolamo Frangipane e la nomina
a parroco di don Filippo Ferlito del 25 Aprile 1616 – conclude il primo
cittadino Enzo Emma - sono i documenti storici che impreziosiscono la mostra:
il primo ci ha fornito i dettagli storici-costruttivi dell’attuale Santa Maria
Maggiore, il secondo, oltre alla conferma dell’antico nome in Santa Maria della Stella ci conferma Fabrizio
Branciforte Santapao, figlio di Dorotea Barresi, principe di Pietraperzia,
allora in carica”.
Giuseppe
Carà