Una marea di giovani incontra il
vescovo Michele Pennisi
PIETRAPERZIA. Una marea di giovani ha incontrato il
vescovo Michele Pinnisi nella chiesa del Rosario per discutere il tema “Ti
incontro Signore” nella società contemporanea attraverso un impegno
antropologico. L’incontro è stato programmato dalla “consulta giovanile
ecclesiale” coordinata dal giovane prete William Brugnone. Si tratta
dell’ultima visita dell'arcivescovo Michele Pennisi alla comunità pietrina, perché
si appresta a raggiungere la sede di Monreale dove è stato promosso
arcivescovo. Per l’amministrazione
comunale sono stati presenti gli assessori Paolo Di Marca e Francesca
Calì. Presenti anche le rappresentanza di tutti i gruppi cattolici.
Il Vescovo è stato accolto dal saluto di Don Osvaldo. Subito dopo
hanno preso la parola tutte le associazioni giovanile presenti: gruppo post cresima, Madonna delle Grazie, allievi
salesiani, gruppo scout, amici in Cristo e comunità frontiera.
Tutti le associazioni hanno fatto
interventi di alta caratura presentando anche dei video. Poi sono state meditate
delle letture bibliche; quindi ha preso la parola il vescovo il quale ha tracciato
il tema dei giovani nella società contemporanea, sottolineando il ruolo che i giovani devono seguire in questa società
dominata dal relativismo.
A chiusura dei lavori i giovani di
Polites tramite il giovane avvocato
Antonio Bevilacqua hanno consegnato al vescovo una lettera e delle foto
dell’incontro organizzato da Polites, in occasione della presentazione del
libro: “La mafia in provincia di Enna” dove il vescovo Pennisi è presente con un’intervista
di spessore.
Nella lettera tra l’altro si afferma: “Desideriamo rivolgerle i nostri più sentiti e calorosi
auguri per la nuova e prestigiosa missione che è chiamato a svolgere nella arcidiocesi
di Monreale. Con estrema franchezza, così com’è d’obbligo in questi casi, siamo
dispiaciuti di perdere una sì “alta guida” qual é quella che V.E. ci ha
mostrato nel suo quotidiano insegnamento. Questo rammarico è naturalmente
bilanciato dalla consapevolezza che V.E. porterà sempre con sé l’esperienza
maturata in questi anni nel nostro, non sempre facile, territorio. V.E. ha dato lustro notevolissimo alla diocesi dei mosaici cercando di tradurre la fede
in realtà operative quell’impegno civile a della opposizione alla sopraffazione
mafiosa che almeno per noi si traduce nell’incarnazione concreta del messaggio”.
Giuseppe Carà