Visualizzazioni totali

venerdì 8 febbraio 2013

CARNEVALE GAIO, MA SOBRIO


Carnevale: manifestazione scolastica 




 PIETRAPERZIA. Ieri mattina si sono aperte le manifestazioni carnascialesche con la partecipazione degli 800 ragazzi delle scuole, che alle ore dieci si sono riuniti piazza Padre Pio dove è snodata la sfilata per le via cittadini. In un clima di collaborazione genitori, ragazzi ed insegnanti sono stati preparati costumi tematici che vedono le  classi esprimere un messaggio; ancora una volta il preside Arcangelo Amoroso ha inserita il progetto carnevale in un contesto comunicativo di messaggi.
       “Noi abbiamo premiare i presenti – afferma l’assessore Paolo Di Marca – con dei dolci tipici locali dette “Chiacchiere”; abbiamo coinvolto tutti i forni elettrici che hanno espresso il loro meglio;  dopo una mattinata ricreativa con musica ed i balli, gli assaggi delle “chiacchiere” hanno chiuso la mattinata”.
       I ragazzi sono stati accompagni dai loro insegnanti e dal preside Arcangelo Amoroso
 e quindi alle ore dodici si è  scioglie l’armonioso gruppo che ha gioito con gioia piena a seguito di Re Burlone”.
       Alla manifestazione hanno dato la presenza il sindaco Enza Emma, l’assessore alla pubblica istruzione Giuseppe Paolo Di Prima e gli altri assessori. La presidente del consiglio comunale Rosa Maria Giusa oltre alla sua presenza ha coinvolto la presenza di consiglieri ad per sostenere la gaiezza dei ragazzi.
       Il punto di animazione è stato piazza Vittorio Emanuele, mentre addetto alle musiche è stato  il responsabile del CIT (Centro Informazione Turistico) Lorenzo Messina. L’amplificazione utilizzata è stata quella comunale. Anche questo Carnevale viene fatto all’insegna della parsimonia e della varietà creativa; lo  slogan è stato “carpe diem “ di oraziana memoria ed vuole annullare le ombre che per il momento assorbano la comunità per i numerosi problemi specie quelli del lavoro.
       L’assessore Paolo di Marca al riguardo dichiara: “Noi siamo decisamente presenti nel tutelare le tradizioni che in passato hanno visto impegnata la comunità ambientale. Noi con le nostre iniziative vogliamo portare serenità. Re Burlone ancora una volta è presente a tenere in allegria tutta la nostra comunità in un contesto di crescita antropologica”.
Giuseppe Carà