Gruppo pulizia
e decoro
PIETRAPERZIA. Continuano gli interventi
di pulizia del centro abitato da parte del gruppo spontaneo “Pulizia e Decoro”,
che è formato da Antonio Bevilacqua,
Filippo Bevilacqua, Emanuele Ciulla, Lillo Falzone, Pietro Gervasi, Francesca
Lalomia, Rocco Miccichè, Domenico Paci, Sebastiano Salerno, Aldo Stella e Davide Tumminelli. Il gruppo dei giovani formato
da giovani neo laureati ed universitari consolidati ebbe i natali il 20 gennaio
scorso in giorno di domenica. Il gruppo si impegnò a liberare da erbacce il
sacrario dei caduti della seconda guerra mondiale, che qualche giorno prima era
stato imbratto da vernice gialla, rovinando le lettere di bronzo dei nomi degli
eroi caduti per la patria.
“Il
gruppo Pulizia e Decoro i Giovani Attivisti pietrini – dichiara il giovane
Rocco Micciche - ha portato a concluse altre due iniziative: domenica 17 febbraio
si è fatta una pulizia integrale nella piazza Caduti di Via Fani; in questa
piazza si allocano le bancarelle che vendono frutta verdura. Inoltre adiacente
alla piazzetta vi è il campetto di calcetto a cinque “Lillo Zarba”. Oltre alle
erbacce sulla piazzetta erano presenti rifiuti vari come plastica, bottiglie di
vetro ed altro.
La pulizia è durata circa due ore. Significativa
la partecipazione dei vicini e dei passanti che si sono attivati si per darci
una mano a pulire che portandoci attrezzi utili per la pulizia”.
“La seconda
iniziativa – dichiara il liceale Davide Tumminelli - riguarda il problema delle
palme colpite da punteruolo rosso che necessitano di essere rimosse e bruciate
per evitare che il contagio possa colpire quelle ancora in vita. Al riguardo ci
stiamo muovendo in due direzioni sia chiedendo all’amministrazione di rimuove
quelle morte, con regolare richiesta protocollata martedì 12 febbraio, sia di
attuare tutte le contromisure per salvare le palme ancora in vita. Siamo
convinti che con una dose di buona volontà e impegnando un po’ delle nostre
domeniche disponibili riusciremo in pochi mesi a rendere Pietraperzia pulita in
modo che una a volta arrivata la stagione estiva, sia i turisti che gli
immigrati che ritornano in paese trovino il paese pulito ed accogliente”.
Giuseppe Carà