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martedì 28 maggio 2013

APPROVATO IL BILANCIO CONSUNTIVO DEL 2012



TRECENTO MILA EURO DI AVANZO

 IL CAPOSETTORE RAGIONERIA
DOTT. GIANFILIPPO MARINO
PIETRAPERZIA. Il consiglio comunale approva il conto consuntivo del 2012 con un avanzo di 300 mila euro. Hanno votato a favore gli otto consiglieri della maggiorana del sindaco di Vincenzo Emma: Rosa Maria Giusa, presidente del consiglio, Veronica Bellomo, Filippo Bonanno, Germano Bonincontro, Francesca Cali, Salvatore Di Calogero, Luigi Guarneri e Filippo Spampinato.
        I lavori sono stati aperti da una relazione del sindaco Emma e dall’assessore Di Marca, che hanno annunziato che i 300 mila euro saranno spesi per la viabilità interna che è molto disastrata; in modo particolare un’attenzione sarà data al  viale Marconi, strada statale che è piena di buchi ed ha un traffico enorme, perché è attraversata dai turisti che vanno dalla Valle dei Templi di Agrigento  alla villa romana del Casale di Piazza Armerina. Il bilancio è stato predisposto dal ragioniere capo del comune Gianfilippo Marino ed ha avuto il parere favorevole dei revisori dei conti Armando Lentini, Salvatore Siciliano e Giuseppe Di Forte.
       Tra le spese salienti troviamo: 70 mila euro per spese turistiche e giovanili; 257 mila euro per disabili mentali; 34 mila euro per ricovero anziani; otto mila euro trasporto assistenziale; mille e 500 euro per famiglie bisognose; 15 mila euro per ricoveri coatti; mille e 800 euro per contributi post penitenziari; 16 mila euro per famiglie bisognose;  70 mila euro per refezione scolastica; 192 euro per trasporto pendolari; 13 mila euro per acquisto libri scuola dell’obbligo.
       “Nella nostra parsimoniosa amministrazione - dichiara il sindaco Emma – abbiamo sempre attenzionato il “patto di stabilità” che ci ha consentito di  poter pagare gli stipendi ai nostri dipendenti; siamo un dei pochi comune della Sicilia ad avere i conti in regola. Le difficoltà amministrative sono venuti dallo Stato e della Regione che ci hanno accreditato due milione di euro in meno; quindi abbiamo trovato difficoltà anche le spese correnti; non abbiamo potuto pagare i contributi per cultura, feste, sport e spettacolo. Le difficoltà amministrative sono molto incresciose e quindi siamo rammaricati perché sono saltate le più elementari iniziative di valenza popolare”.
                    Giuseppe Carà