TRECENTO MILA EURO DI AVANZO
IL CAPOSETTORE RAGIONERIA
DOTT. GIANFILIPPO MARINO
PIETRAPERZIA. Il consiglio comunale
approva il conto consuntivo del 2012 con un avanzo di 300 mila euro. Hanno
votato a favore gli otto consiglieri della maggiorana del sindaco di Vincenzo
Emma: Rosa Maria Giusa, presidente del consiglio, Veronica Bellomo, Filippo
Bonanno, Germano Bonincontro, Francesca Cali, Salvatore Di Calogero, Luigi Guarneri
e Filippo Spampinato.
I lavori sono stati aperti da una relazione
del sindaco Emma e dall’assessore Di Marca, che hanno annunziato che i 300 mila
euro saranno spesi per la viabilità interna che è molto disastrata; in modo particolare
un’attenzione sarà data al viale Marconi,
strada statale che è piena di buchi ed ha un traffico enorme, perché è
attraversata dai turisti che vanno dalla Valle dei Templi di Agrigento alla villa romana del Casale di Piazza
Armerina. Il bilancio è stato predisposto dal ragioniere capo del comune Gianfilippo
Marino ed ha avuto il parere favorevole dei revisori dei conti Armando Lentini,
Salvatore Siciliano e Giuseppe Di Forte.
Tra
le spese salienti troviamo: 70 mila euro per spese turistiche e giovanili; 257
mila euro per disabili mentali; 34 mila euro per ricovero anziani; otto mila
euro trasporto assistenziale; mille e 500 euro per famiglie bisognose; 15 mila
euro per ricoveri coatti; mille e 800 euro per contributi post penitenziari; 16
mila euro per famiglie bisognose; 70
mila euro per refezione scolastica; 192 euro per trasporto pendolari; 13 mila
euro per acquisto libri scuola dell’obbligo.
“Nella
nostra parsimoniosa amministrazione - dichiara il sindaco Emma – abbiamo sempre
attenzionato il “patto di stabilità” che ci ha consentito di poter pagare gli stipendi ai nostri dipendenti;
siamo un dei pochi comune della Sicilia ad avere i conti in regola. Le difficoltà
amministrative sono venuti dallo Stato e della Regione che ci hanno accreditato
due milione di euro in meno; quindi abbiamo trovato difficoltà anche le spese
correnti; non abbiamo potuto pagare i contributi per cultura, feste, sport e
spettacolo. Le difficoltà amministrative sono molto incresciose e quindi siamo
rammaricati perché sono saltate le più elementari iniziative di valenza popolare”.
Giuseppe
Carà