Chiusa la tournée ecologista di
Angelo Maddalena: un mese di spettacoli in bicicletta per Marco Camenisch
PIETRAPERZIA. La tournée ecologista di Angelo
Maddalena si struttura nel seguente modo: da Pietraperzia a Lugano passando per
Tarquinia, Firenze, Bologna, Milano, Torino, Pavia, Casal Monferrato, Milano, La Spezia, Sestri
Levante, Genova e Torino. “Un pellegrinaggio artistico politico-poetico”. Così
preferisce chiamarla Angelo Maddalena questa sua “fatica” di viaggio in bicicletta
associato al lavoro di attore e produttore, scrittore e regista. E in questo itinerario
ha utilizzato la bicicletta come mezzo
di trasporto con appoggio al treno e alla nave per i tragitti da Palermo a
Civitavecchia e da Tarquinia a Firenze e poi fino a Milano.
“Ho fatto
questa scelta – afferma Angelo Maddalena - per Marco Camenisch perché ha speso la vita
per l’ecologia arrivando a conseguenze gravi da cui mi dissocio; io sono un pacifista;
lui è sempre dentro quelle mura e quelle sbarre, come tanti elementi naturali
imprigionati e avvelenati dalla civiltà. Sono passato da Tarquinia dove ho
incontrato un amico che lotta contro le centrali a carbone e mi ha raccontato
delle lotte contro la centrale nucleare che è stata costruita vicino Tarquinia ma
che non ha mai funzionato per via del referendum che nel 1986 ha abolito il
nucleare in Italia. Sono passato da Casal Monferrato dove l’Eternit ha mietuto
vittime e anche lì mi hanno raccontato delle lotte popolari di vent’anni fa e
di quelle recenti”.
“In tutte le città dove sono stato – continua
Angelo - ho ricevuto accoglienza e calore umano e valorizzazione delle mie
narrazioni teatrali. La città dove tutto ciò si è fuso in modo completo è stata
La Spezia, dove mi ha organizzato due spettacoli più una pedalata lungo i
sentieri della centrale a carbone dell’ENEL e dei suoi danni al territorio. Mi
hanno video filmato e messo subito su youtube e fatto un intervista e molte
foto, quindi documentazione, sensibilizzazione e accoglienza. L’unico dolore in questa vicenda è quello di
sapere Marco ancora in carcere dopo più di vent’anni”.
Giuseppe Carà