Tassati i passi
carrabili
IL FUNZIONARIO POSTALE ANTONIO
DI GLORA IN CORSA PER IL MUNICIPIO
PIETRAPERZIA. Il direttivo del Partito Democratico
si è pronunziato contrario alla tassazione dei passi carrabili.”Il paese –
dichiara Antonio Di Gloria, prossimo candidato al palazzo di città – vive in una
situazione di nera miseria. L’economia è stagnata; quindi qualsiasi orpello penalizza
la vivibilità del paese. Noi siamo per creare iniziative per lanciare la
produzione”.
Con
deliberazione di giunta municipale è stato determinato, l'applicazione dei diritti
amministrativi per l’applicazione sui passi carrabili. Nella delibazione di
giunta si legge: “Il capo settore della ragioneria Gianfilippo Marino ha
proposto alla giunta la seguente relazione: premesso che in consiglio è stato approvato il regolamento per l’applicazione della
tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche; che occorre dare piena
attuazione all’art. 19 del predetto regolamento; che la predisposizione degli
atti comporta oneri maggiori per l’Ente; che si ritiene opportuno applicare
diritti amministrativi per la predisposizione delle autorizzazioni; - Ravvisata
la necessità di disciplinare la gestione degli oneri amministrativi; approvare
le modalità di applicazione dei diritti amministrativi per l’attuazione
dell’art. 19 del regolamento citato come segue: diritti di istruttoria e
sopraluogo: € 20,00; costo cartello “Passo Carrabile” € 25. Vista la proposta
di deliberazione come presentata e munita dei pareri favorevoli; ritenuto dover
approvare l'atto nello schema predisposto senza alcuna variazione; con votazione
unanime favorevole espressa palesemente: delibera di approvare la proposta di
deliberazione nel testo integrale sopra riportato che si intende qui integralmente
trascritto: la giunta comunale altresì, stante l'urgenza delibera di
dichiarare, il presente atto con separata e unanime votazione favorevole,
immediatamente eseguibile”.
L’assessore al bilancio Paolo Di Marca dichiara:
“Si tratta di un atto dovuto e quindi tutte le filosofie non servono”.
Giuseppe Carà