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lunedì 3 giugno 2013

CAMPAGNA DI SCAVI A TORNAMBE'



Convenzione per scavi archeologici a Tornambè


CAPANNA PREISTORICA

PIETRAPERZIA. “E’ stata firmata la convenzione per scavi nel sito archeologici di Tornambè. I contraenti sono Il Comune, la Sovrintendenza e Arkeos – Servizi, rispettivamente rappresentato dal sottoscritto , dalla dottoressa Fulvia Caffo e dall’architetto archeologo Enrico Giannitrapani”;  questa comunicazione è stata data dal sindaco Enzo Emma e dall’assessore Francesca Calì in una conferenza stampa al palazzo di città del paese”.
       Gli scavi saranno fatti in un villaggio preistorico dell’età del Rame dove è stato scoperto un villaggio di capanne circolari, le relative tombe a grotticella e sulla sommità delle due colline  del sito, i resti di strutture di un insediamento dell’età arcaica. Tornambè fa parte del polinomio archeologico del territorio pietrino di Rocche, Runzi  e Cerumbelle dove è stata scoperta una perimade - ziggurat (edificio di culto).
        Gli scavi vengono finanziati dalla soprintendenza;  la parte esecutiva spetta al comune di Pietraperzia la Arkeos – Servizi; mentre la convenzione ha carattere biennale.
        Il piano di lavoro prevede nel primo anno la realizzazione del rilievo archeologico e topografico e la prosecuzione degli scavi e saggi di controllo stratigrafico  dei deposito archeologico di età preistorica; nel secondo anno il completamento delle rilezione.
 “Il sito – afferma l’assessore Francesca Calì - è stato preliminarmente esplorato e censito dall'Archeoclub di Pietraperzia e dal Servizio Beni Culturali del Comune di Pietraperzia. L'intervento di valorizzazione realizzato dal Comune stesso con i fondi del P.I.T. 11-496 Enna: turismo tra archeologia e natura, Interventi 2.8 e 2.9, ha permesso di realizzare sia le infrastrutture per l'accoglienza e la fruizione del sito, che una prima campagna di scavi (2007), consentendo una migliore comprensione delle diverse vicende riguardanti l'occupazione di lunga durata del sito. L'analisi dei materiali archeologici, lo studio delle varie tipologie di sepolture e delle strutture abitative presenti nell'area, indicano, infatti, come l'arco cronologico della frequentazione di quest'area è compresa tra il III millennio a.C. e l'età greca (VII-IV sec. a.C.).
Nella terrazza inferiore della sella centrale, nel corso della campagna di indagine archeologiche realizzata nel 2007 durante il progetto PIT11, è stato aperto un saggio di scavo (SAS 2) che ha messo in luce la cresta del muro perimetrale di una capanna circolare, eccezionale per dimensioni e stato di conservazione, che presenta un diametro interno di 7,20 m, realizzata con un muro a secco che si conserva, almeno nella parte per ora esposta, per un'altezza di circa 0,20 m, dello spessore di circa 0,60 m e realizzato con grossi blocchi di pietre calcaree accoppiati con pietrame di dimensioni minore come riempimento, con il probabile ingresso rivolto a Sud”.
Giuseppe Carà