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mercoledì 5 giugno 2013

FINANZIATA DALLA REGIONE LA FESTA DI LU SIGNURI DI LI FASCI 2013



Contributo regionale per “Lu Signuri di Fasci”

LU SIGNURI DI LI FASCI

 IL CROCIFESSO RESTAURATO

PIETRAPERZIA. La festa de “Lu Signuri di li Fasci” entra nel circuito delle feste finanziate dalla Regione. Infatti l’assessorato regione al Turismo ha finanziato la somma di circa 30 mila euro; dove è prevista anche qualche altra manifestazione.
Si può affermare che questa festa è entrata nel circuito mondiale, grazie alla diretta in mondovisione finanziata dal sindaco Vincenzo Emma a conto del comune. Il merito va alla confraternita di Maria Santissima del soccorso che ha 83 confrati e che nella vita ecclesiale sono un’ottima risorsa per la parrocchia Matrice e per il parroco Giuseppe Rabita e per il vice parroco Osvaldo William Brugnone. Nell’ultimo trentennio hanno  avuto un ruolo incisivo i due presidenti Michele Di Prima e Giuseppe Maddalena. Ha riscosso molto successo una brochure pubblicata in occasione della festa, curata dal tecnico Domenico Adamo e dalla sue figlie Simona e Valentina. Lu Signuri di li fasci  il venerdì santo prende il via della Chiesa del Carmine, seguito dall’urna e dall’addolorata, con la presenza delle due bande musicali locali  che hanno raggiunto una eccellente finezza di esecuzione, grazie ai due maestri Salvatore Bonaffini e Salvatore Chiolo.
“L’iniziativa di quest’anno della mondovisione – dichiara il sindaco Vincenzo Emma - ha avuto  un gran successo, infatti molti emigrati hanno avuto la possibilità di seguire la diretta;  respingiamo le critiche insulse  che ci hanno fatto; nella mia realtà amministrativa alla critiche io rispondo con i fatti. La mia amministrazione è quella della svolta e lo dimostrerò nella presentazione della relazione annuale che farò al prossimo consiglio. L’iniziativa della diretta televisiva incomincia a diventare di routine dato il grande successo ottenuto. In paese si è calcolato che vi fossero circa 20 mila persone ed una percentuali altissima di emigranti erano unita alla sacra processione, che anche quest’anno ha avuto i crismi dell’impeccabilità. Il plauso va ai confrati che spendono bene l’immagine del paese nel mondo”.
Giuseppe Carà