Visualizzazioni totali

mercoledì 26 giugno 2013

STANZIATI 300 MILA EURO PER IL SITO ARCHEOLOGICO DELLE ROCCHE



Trecento mila euro per le Rocche
 
LE TOMBE GRECHE DEL NEOLITICO 
LA NECROPOLI GRECA DEL SITO ARCHEOLOGICO ROCCHE

PIETRAPERZIA. “L’assessorato regionale al Territorio ed Ambiente – dichiara il sindaco Vincenzo o Emma – ha stanziato la somma di 300 mila euro per il sito archeologico di contrada rocche per renderlo fruibile e consentire l’accesso ai visitatori. Già abbiamo il decreto e l’iniziativa è dell’amministrazione che ha partecipato ad un bando regionale, dove il comune interviene con la somma di venti mila euro. Il sito di contrada Rocca contiene una necropoli greca, dove sono state portate alla luce con pulitura circa 200 tombe. La mia amministrazione ha creato una strada di accesso al sito ed in collaborazione con gli scout si è provveduto alla salvaguardia; infatti il sito è in parte accessibile”.
       Il progetto esecutivo è stato redatto dall’ingegner Salvatore Patti, mentre quello di massimo è stato fatto dall’ingegner Gianluigi Pirrera, che orientò il progetto alla prevenzione della desertificazione.
       La giunta municipale presieduta dal sindaco Vincenzo Emma e con la presenza degli assessori Luigi Guarneri, Paolo Giuseppe Di Marca e Maria Giuseppina Rindone Ha dato incarico all’ufficio tecnico per fare gli adempimenti per la gara e nello steso tempo ha identificato la somma in bilancio di 20 mila euro previsti nella globalità del progetto.
       “Il sito archeologico di contrada Rocche – afferma l’assessore Paolo Di Marca – appartiene al quadrilatero della valle dell’Imera che contiene le civiltà fluviali preistoriche. Certamente nel nostro territorio abbiamo insediamenti preistorici del neolitico che stiamo attenzionando e che in sintonia con la Sopreminenza stiamo pensando alla pulitura. Siamo attenzionando i siti di Runzi, Tornambè e di Cerumbelle. Già abbiamo iniziato da tempo a valorizzare l’archeologia del nostro territorio. Siamo convinti della vocazione turistica del nostro territorio; partendo dalla preistoria si arriva all’antico maniero medioevale che appartenne ai principi Barresi”.
Giuseppe Carà