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lunedì 11 novembre 2013

DON BOSCO TRA NOI A PIETRAPERZIA



L’urna di Don Bosco
L'URNA IN PIAZZA PER L'AFFIDAMENTO DEL SINDACO
 
 CONCELEBRAZIONE CON L'ISPETTORE DEI SALESIANI DI SICILIA DON GIANNI MAZZALI

PIETRAPERZIA. Una marea di gente ha accolto l’urna di Don Bosco, che contiene la reliquia del braccio destro del santo. Ieri l’Urna è arrivata alle nove. A riceverla la direttrice Suor Gisella Aliotta ed un mare di gente presso l’istituto delle suore salesiane Figlie di Maria Ausiliatrice di viale Marconi. L’accoglienza è stata fatta con magna pompa: La banda musicale del maestro Salvatore Bonaffini, il sindaco Enzo Emma, la giunta comunale, la  presidente del consiglio comunale Rosa Maria Giusa, i comandanti di carabinieri e vigili urbani Nicola Lomoro e Giovanna Di Gregorio ed molte altre autorità civili e religiose.
       Ha sostato un’ora nel grande spiazzo del cortile degli avvenimenti importanti; poi tutti è snodata la processione verso la Chiesa Madre. Accanto all’urna, in alta uniforme gli appuntati dei carabinieri Giuseppe Aleo e Domenico Mitola.
 A fare da staffetta i vigili urbani con Lillo Russo e Gino Stringi. Grande cerimonia in piazza Vittorio Emanuele dove l’Urna è sostata ed è stato fatto l’atto di affidamento a Maria Ausiliatrice e a don Bosco declamato dal sindaco Vincenzo Emma, che ha letto: “O Maria Ausiliatrice, in questo giorno di festa affidiamo al Tuo cuore di Madre la nostra amata Pietraperzia: custodiscila e proteggila. Questo solenne atto di affidamento vogliamo farlo per intercessione di San Giovanni Bosco. Don Bosco, Tu sei Padre; stendi il tuo sguardo d’amore sul popolo pietrino. Ti affidiamo l’innocenza dei bambini, la generosità e l’entusiasmo dei giovani, la sofferenza dei malati, le famiglie che mancano del necessario, la  fatica dei lavoratori, le angustie dei disoccupati, le tante persone che sono andate via dal nostro paese per cercare lavoro, la solitudine degli anziani, la fedeltà e la dedizione di chi, chiamato al sacerdozio e alla vita religiosa, spende le proprie energie nell’apostolato e nelle opere di misericordia. Don Bosco, Tu sei Maestro, insegnaci a liberarci della tristezza, del male, dell’egoismo, dell’interesse personale, dell’odio, dell’indifferenza. Aiutaci ad essere pronti a scegliere il bene, a realizzarlo con le nostre forze ed assisti le autorità civili e militari perché tutti possiamo attuare il bene comune per il nostro paese. Don Bosco, Tu sei Amico: amico di noi tutti ma specialmente dei giovani. Ti affidiamo il futuro che li attende e ti chiediamo di accompagnarli nel loro cammino. Fa’ che siano sempre buoni cristiani e onesti cittadini. tu conosci i loro limiti, ma anche tutti i loro sogni, i progetti per il loro futuro e le loro possibilità; fa’ che sappiano rendere fruttuosa la gioia e la speranza che è in loro e che noi adulti possiamo aiutarli ad alimentare e a realizzare i loro sogni. La Tua protezione ci accompagni tutti ogni giorno. Sotto la Tua guida incontreremo Cristo, unico Salvatore e Luce del mondo. Amen.”
La concelebrazione in matrice è stata presieduta dall’ispettore regionale dei salesiani Don Gianni Mazzali e concelebrata dal clero diocesano piazzese. Presente anche l’ispettrice regionale delle salesiane suor Anna Razionale.
Don Mazzanti nella predica ha ricordato: “Al centro dell’amore di don Bosco c’è quello per i piccoli e i giovani. Rimettiamoli al centro delle nostre spese e dei nostri bilanci. Non togliamo la speranza che permette loro di sognare”.
L’urna è partita per Piazza Armerina alle ore tredici con un’ovazione generale.
 Giuseppe Carà