L’urna di Don Bosco
L'URNA IN PIAZZA PER L'AFFIDAMENTO DEL SINDACO
CONCELEBRAZIONE CON L'ISPETTORE DEI SALESIANI DI SICILIA DON GIANNI MAZZALI
PIETRAPERZIA. Una marea di gente ha accolto l’urna di Don Bosco, che contiene la reliquia del braccio destro del santo. Ieri
l’Urna è arrivata alle nove. A riceverla la direttrice Suor Gisella Aliotta ed
un mare di gente presso l’istituto delle suore salesiane Figlie di Maria
Ausiliatrice di viale Marconi. L’accoglienza è stata fatta con magna pompa: La
banda musicale del maestro Salvatore Bonaffini, il sindaco Enzo Emma, la giunta
comunale, la presidente del consiglio
comunale Rosa Maria Giusa, i comandanti di carabinieri e vigili urbani Nicola
Lomoro e Giovanna Di Gregorio ed molte altre autorità civili e religiose.
Ha
sostato un’ora nel grande spiazzo del cortile degli avvenimenti importanti; poi
tutti è snodata la processione verso la Chiesa Madre. Accanto all’urna, in alta
uniforme gli appuntati dei carabinieri Giuseppe Aleo e Domenico Mitola.
A fare da
staffetta i vigili urbani con Lillo Russo e Gino Stringi. Grande cerimonia in
piazza Vittorio Emanuele dove l’Urna è sostata ed è stato fatto l’atto di
affidamento a Maria Ausiliatrice e a don Bosco declamato dal sindaco Vincenzo
Emma, che ha letto: “O Maria Ausiliatrice, in questo giorno di festa affidiamo
al Tuo cuore di Madre la nostra amata Pietraperzia: custodiscila e proteggila.
Questo solenne atto di affidamento vogliamo farlo per intercessione di San
Giovanni Bosco. Don Bosco, Tu sei Padre; stendi il tuo sguardo d’amore sul
popolo pietrino. Ti affidiamo l’innocenza dei bambini, la generosità e
l’entusiasmo dei giovani, la sofferenza dei malati, le famiglie che mancano del
necessario, la fatica dei lavoratori, le angustie dei disoccupati, le
tante persone che sono andate via dal nostro paese per cercare lavoro, la
solitudine degli anziani, la fedeltà e la dedizione di chi, chiamato al
sacerdozio e alla vita religiosa, spende le proprie energie nell’apostolato e
nelle opere di misericordia. Don Bosco, Tu sei Maestro, insegnaci a liberarci
della tristezza, del male, dell’egoismo, dell’interesse personale, dell’odio,
dell’indifferenza. Aiutaci ad essere pronti a scegliere il bene, a realizzarlo
con le nostre forze ed assisti le autorità civili e militari perché tutti
possiamo attuare il bene comune per il nostro paese. Don Bosco, Tu sei Amico: amico
di noi tutti ma specialmente dei giovani. Ti affidiamo il futuro che li attende
e ti chiediamo di accompagnarli nel loro cammino. Fa’ che siano sempre buoni
cristiani e onesti cittadini. tu conosci i loro limiti, ma anche tutti i loro
sogni, i progetti per il loro futuro e le loro possibilità; fa’ che sappiano
rendere fruttuosa la gioia e la speranza che è in loro e che noi adulti
possiamo aiutarli ad alimentare e a realizzare i loro sogni. La Tua protezione
ci accompagni tutti ogni giorno. Sotto la Tua guida incontreremo Cristo, unico
Salvatore e Luce del mondo. Amen.”
La concelebrazione in matrice è stata presieduta
dall’ispettore regionale dei salesiani Don Gianni Mazzali e concelebrata dal clero diocesano
piazzese. Presente anche l’ispettrice regionale delle salesiane suor Anna
Razionale.
Don Mazzanti nella predica ha ricordato: “Al
centro dell’amore di don Bosco c’è quello per i piccoli e i giovani.
Rimettiamoli al centro delle nostre spese e dei nostri bilanci. Non togliamo la
speranza che permette loro di sognare”.
L’urna è partita per Piazza Armerina alle ore tredici
con un’ovazione generale.
Giuseppe
Carà