Realtà tragica
Carabinieri in perlustrazione
PIETRAPERZIA. Tragica la realtà sociologica ed
antropologica. Molte persone non possano sopravvivere. Aumento della malavita
con furti, borseggi e rapine. Momento
duro per le forze dell’ordine che certamente sono insufficienti a fronteggiare
la situazione. La presidente del consiglio Rosa Maria Giusa ha convocato un
consiglio comunale in cui ha messo all’ordine del giorno il problema della vivibilità
e dell’ordine in paese. Nella reciproca collaborazione come forze dell’ordine in
paese operano la stazione dei carabinieri, i vigili urbani ed un distaccamento
della polizia forestale.
La malavita locale che trova
le radici nella mafia contadina è organizzata in un contesto di commistione con
malavitosi esterni; ed ormai hanno radicalizzato e stretto i rapporti, fino al
punto di dare l’assalto a due bancomat in meno di un mese, portando via 60 mila
euro. Il controllo del territorio viene puntigliosamente fatto dai carabinieri
e delle altre forze dell’ordine.
Per 24 ore su 24 i
carabinieri della stazione cittadina sono in azione e si vedono i frutti di
elevata qualità. Quattro uomini, tutti forestieri e in due episodi differenti
sono stati denunciati all’autorità giudiziaria. Il primo episodio riguarda due
uomini di Castelvetrano, nel trapanese, che sono stati bloccati di notte, all’incirca
le due, dai carabinieri. I giovinastri non hanno saputo dare motivazione sulla presenza
a Pietraperzia a quell’ora insolita. Uno dei due è un pregiudicato di grosso
calibro con precedenti per mafia. Nel
controllo i carabinieri hanno rinvenuto un taglierino e un grosso cacciavite e
mezzi tipici da scasso. Il secondo episodio arrivato a buon fine risolto dai valorosi militari dell’arma in
poco tempo, riguarda due persone di Castro Filippi, in provincia di Agrigento.
i due erano in paese per scambiare, nel
supermercato Giaconia, centinaia di buoni pasto falsi per un valore di circa
mille e 300 euro. I carabinieri della stazione cittadina hanno sequestrato i
buoni pasto e denunciato all’autorità Giudiziaria di Enna i due uomini. Gli
stessi militari dell’Arma di Pietraperzia sono poi andati in trasferta a Castro
Filippo per effettuare delle
perquisizione a casa dei due. Sembra che non siano stati trovati altri buoni
pasto a casa dei due agrigentini. I due truffatori sono stati denunciati
per truffa e falso materiale. Le indagini continuano perché si vuole sapere la
provenienza di tali buoni pasto falsi. Inoltre continua a pieno ritmo il lavoro
degli investigatori per identificare i componenti delle bande che hanno messo a
segno i colpi alla “San Michele” e alla “Banca Intesa San Paolo”. Nel primo
colpo i malviventi erano una decina. Nel secondo furto di bancomat, quello alla
Banca Intesa, i ladri erano quasi il doppio cioè una quindicina di persone ber
organizzate. I carabinieri continuano senza sosta e hanno effettuato numerose
perquisizioni nelle case di pregiudicati pietrini alla ricerca di elementi
preziosi che possano aiutare a sciogliere il bandolo delle due matasse con
l’individuazione dei responsabili dei fatti malavitosi.
Giuseppe Carà