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lunedì 25 novembre 2013

Tragica la realtà sociologica ed antropologica. Difficoltà di ordine pubblico.



Realtà tragica

 Carabinieri in perlustrazione

PIETRAPERZIA. Tragica la realtà sociologica ed antropologica. Molte persone non possano sopravvivere. Aumento della malavita con furti, borseggi e rapine.  Momento duro per le forze dell’ordine che certamente sono insufficienti a fronteggiare la situazione. La presidente del consiglio Rosa Maria Giusa ha convocato un consiglio comunale in cui ha messo all’ordine del giorno il problema della vivibilità e dell’ordine in paese. Nella reciproca collaborazione come forze dell’ordine in paese operano la stazione dei carabinieri, i vigili urbani ed un distaccamento della polizia forestale.
La malavita locale che trova le radici nella mafia contadina è organizzata in un contesto di commistione con malavitosi esterni; ed ormai hanno radicalizzato e stretto i rapporti, fino al punto di dare l’assalto a due bancomat in meno di un mese, portando via 60 mila euro. Il controllo del territorio viene puntigliosamente fatto dai carabinieri e delle altre forze dell’ordine.
Per 24 ore su 24 i carabinieri della stazione cittadina sono in azione e si vedono i frutti di elevata qualità. Quattro uomini, tutti forestieri e in due episodi differenti sono stati denunciati all’autorità giudiziaria. Il primo episodio riguarda due uomini di Castelvetrano, nel trapanese,  che sono stati bloccati di notte, all’incirca le due, dai carabinieri. I giovinastri non hanno saputo dare motivazione sulla presenza a Pietraperzia a quell’ora insolita. Uno dei due è un  pregiudicato di grosso calibro  con precedenti per mafia. Nel controllo i carabinieri hanno rinvenuto un taglierino e un grosso cacciavite e mezzi tipici da scasso. Il secondo episodio arrivato a buon fine  risolto dai valorosi militari dell’arma in poco tempo, riguarda due persone di Castro Filippi, in provincia di Agrigento. i due erano in paese per  scambiare, nel supermercato Giaconia, centinaia di buoni pasto falsi per un valore di circa mille e 300 euro. I carabinieri della stazione cittadina hanno sequestrato i buoni pasto e denunciato all’autorità Giudiziaria di Enna i due uomini. Gli stessi militari dell’Arma di Pietraperzia sono poi andati in trasferta a Castro Filippo per  effettuare delle perquisizione a casa dei due. Sembra che non siano stati trovati altri buoni pasto a casa dei due agrigentini.  I due truffatori sono stati denunciati per truffa e falso materiale. Le indagini continuano perché si vuole sapere la provenienza di tali buoni pasto falsi. Inoltre continua a pieno ritmo il lavoro degli investigatori per identificare i componenti delle bande che hanno messo a segno i colpi alla “San Michele” e alla “Banca Intesa San Paolo”. Nel primo colpo i malviventi erano una decina. Nel secondo furto di bancomat, quello alla Banca Intesa, i ladri erano quasi il doppio cioè una quindicina di persone ber organizzate. I carabinieri continuano senza sosta e hanno effettuato numerose perquisizioni nelle case di pregiudicati pietrini alla ricerca di elementi preziosi che possano aiutare a sciogliere il bandolo delle due matasse con l’individuazione dei responsabili dei fatti malavitosi.
Giuseppe Carà