Tumminaro in quiescenza.
DA UFFICIALE AD AVVOCATO
PIETRAPERZIA. Il comandante della stazione dei carabiniere Pasquale Tumminaro dai primo
ottobre è in quiescenza. Si commiata con il grado di ufficiale e con la nomina comunicata
dal prefetto Clara Minerva di “Cavaliere della Repubblica” conferita dal
presidente della repubblica Giorgio Napoletano. L’illustre ufficiale cominciò la sua carriera come carabiniere effettivo a
Pietraperzia a 17 anni e mezzo, nel lontano 1976 e la conclude come comandante
di stazione nello stesso paese. Sotto le armi ha conseguito il titolo di
dottore in legge ed ora potrà esercitare la sua nuova con la figlia Elisabetta
che ha uno studio avviato a Bagheria.
Tumminaro, 54 anni, è
sposato con l’insegnante Enza Tisa ed ha due figli: l’ingegnere Valerio Pietro e l’avvocatessa
Elisabetta. Pasquale Tumminaro ora si dedicherà alla professione forense
proprio a Pietraperzia “per “essere al servizio del sociale”. Dopo innumerevoli
“incarichi” nell’Arma e in vari paesi della Sicilia, Tumminaro è tornato a
Pietraperzia nel 2004 da comandante di stazione. Nei giorni scorsi ha tenuto la
cerimonia di commiato in un locale pietrino. Presente il sindaco Enzo Emma e la
presidente del consiglio Rosa Maria Giusa. Tra i presenti anche i vertici provinciali
dell’Arma: il tenente colonnello Baldassare Daidone e il comandante la compagnia
carabinieri di Piazza Armerina capitano Rosario Scotto Di Carlo; la comandante
di polizia municipale Giovanna Di Gregorio. Nel suo discorso di saluto Pasquale
Tumminaro ha detto: “Con umiltà e altruismo, grazie alla rigida formazione
ricevuta nelle scuole militari dell’Arma e nell’osservanza del più austero
silenzio che è corazza e contegno nella vita dei semplici, ho servito l’Arma,
al fine di sostenere il suo secolare prestigio ed esaltare, l’ulteriore
affermazione della sua fattiva ed operosa presenza tra la popolazione”.
Giuseppe Carà