Commemorazione defunti al
mausoleo Gaspere Farulla
AL MAUSOLEO FARULLA
MONSIGNORE GIOVANNI BONGIOVANNI
PIETRAPERZIA. Anche quest’anno la commemorazione dei fedeli defunti al cimitero
comunale ha avuto il momento più alto della celebrazione della santa messa al
mausoleo del carabiniere Gaspare Farulla, deceduto in un conflitto a fuoco
contro i malviventi nelle terre di Crotone. Ha presieduto la celebrazione monsignor
Giovanni Bon giovani amministratore diocesano in sostituzione del vescovo,
accudito dal ministro della comunione Salvatore Russo. Tra le autorità il sindaco
Enzo Emma in fascia tricolore ed il gonfalone comunale; la giunta comunale e la
presidente del consiglio Rosa Maria Giusa ed i consiglieri comunali. Il colonnello
Baldassarre D’Aidone, il capitano Rosario Scotto Di Carlo, il maresciallo
Nicola Lomoro, che ha organizzato il tutto. Il comandante
dei vigili urbani Giovanna Di Gregorio. Una marea di gente ha fatta corona alla
celebrazione.
Il
carabinieri Farulla fu insignito della medaglia d’argento al valore militare dal
ministro della difesa Giulio Andreotti. All’eroe carabiniere anni addietro è
stata titolate la stazione dei carabinieri ed il sindaco gli ha dedicato una
strada principale del paese.
Migliaia
le persone che hanno fatto visiti ai cari estinti, data la giornata di sole
primaverile. Altre messe sono state celebrate in altre tombe e quindi è
prevalsa la celebrazione cristiana della commemorazione.
Monsignore
Giovanni Bongiovanni ha lanciato il messaggio di ascoltare quanto viene comunicato
dai fedeli defunti, affinché la comunità pietrini trovi una dimensione
antropologica più umana dove ogni persona venga rispettata nella sua dignità.
L’organizzazione
tecnica è stata curata dal maresciallo Nicola Lomoro
Il
sindaco Emma è stato intransigente perché il luogo sacro del cimitero fosse
ordinato ed i necrofori Franco Tortorici ed Enzo Russo hanno curato una pulizia
straordinaria che è stato un atto di rispetto e di onere ai cari estinti, Ha
dato il suo apporto l’assessore delegato per il cimitero Salvatore Di Calogero.
I
pietrini in questa celebrazione hanno sentito l’esigenza di impegno per un
paese più vivibile.
Giuseppe
Carà