Rinnovo promesse sacerdotali
PIAZZA ARMERINA. Nella basilica cattedrale il vescovo mons. Michele Pennisi ha presieduto il pontificale della messa crismale ed i cento sacerdoti presenti hanno rinnovato le promesse sacerdotali fatte in occasione della loro ordinazione. Hanno dato la presenza tutti i ragazzi della diocesi che quest’anno riceveranno il sacramento della cresima.
Monsignor Michele Pennisi nel corso del solenne rito ha benedetto gli oli dei catecumeni, degli infermi e il sacro crisma,
che verranno usati per i sacramenti della battesimo, della cresima e dell’ordine sacro e l’unzione degli Infermi.
Nell’omelia il vescovo Pennisi tra l’altro ha detto: “Invito a ricordare con me nella preghiera in modo particolare padre Carlos della Comunità dei Servi del Figlio di Dio che, colpito venerdì scorso da una emorragia celebrale, sta lottando tra la vita e la morte . Vi invito a ricordare nella preghiera anche i confratelli che per la malattia non possono, pur desiderandolo, essere presenti oggi a questo momento di comunione, quelli che sono impegnati fuori diocesi, quelli che in questo anno ci hanno lasciato per tornare alla casa del Padre e quelli che stanno attraversato difficoltà e momenti di crisi.
Desidero porgere fervidi auguri accompagnati dal ricordo nelle preghiere ai confratelli che hanno celebrato o celebreranno i loro giubilei sacerdotali: 25 anni don Angelo Passaro e don Pasquale Buscemi e 50 don Pino Giuliana e padre Giovanni Salerno, che sono stato a trovare in Perù.
Un particolare saluto rivolgo ai cresimandi che saranno unti con il sacro crisma, per effondere il buon profumo di Gesù Cristo di cui sono chiamati a diventare testimoni gioiosi e coraggiosi.
Rivolgo un saluto ai membri dei consigli pastorali parrocchiali e di coordinamento cittadini con l’augurio che possono comunitariamente ed alacremente lavorare per indicare le scelte operative prioritarie per realizzare una Chiesa, ad immagine della SS. Trinità come comunione di persone impegnate a valorizzare il dono battesimale della relazione filiale e fraterna e a favorire sempre di più la corresponsabilità di tutti”.
Don Pino Carà