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giovedì 1 ottobre 2015

ALLA SOCIETA' REGINA MARGHERITA DEL PRESIDENTE FABIO CALI' "LA CORALE" DELLA PROFESSORESSA TERESA RAPISARDI

Riparte la “Corale “ della Margherita

LA CORALA DI TERESA RAPISARDA
 AL SECONDO ANNO DI VITA

PIETRAPERZIA. Riparte la “Corale” della società Regina Margherita che già è al secondo anno di vita. L’anno scorso aveva 50 elementi  e diede ottimi risultati. Il coro è stato diretto e preparato dalla professoressa Teresa Rapisardi, titolare nelle scuole di stato. “Questa iniziativa ludica – afferma il presidente del sodalizio Fabio Calì -  è stata portata avanti a titolo gratuito ed amatoriale dalla professoressa Teresa Rapisardi, che l’anno scorso conseguì brillanti risultati”.  Il titolo didattico dato alla corale usato dalla Rapisardi è “Do Re Mi”.

       Il presidente Fabio Calì annunzia: “La partecipazione è gratuita. L’età dei partecipante va dall’infanzia all’adolescenza. Per i bambini al di sotto dei sei anni è richiesta la presente costante di un familiare; per gli altri, i genitori o chi per essi, aiuteranno a turno la docente nella vigilanza”. Per le adesioni rivolgersi alla segreteria della società oppure alla professoressa Teresa Rapisardi entra il mese di settembre.

       Il cammino formativo si chiuderà alla fine di maggio , dove gli alunni si esiberanno con un saggio canoro.

       Il corredo didattico viene offerto dalla società Regina Margherita, gratuitamente. La corale si è esibita in tutte le parrocchie del paese; infatti si comincia con la novena di Natale  per poi arrivare ad animare la messa la domenica  a turno nella varie parrocchie.

       Il consiglio di amministrazione ha deliberato che durante l’anno saranno finanziati dei concerti per riprendere le attività musicali visto che ormai in questo campo tutto si è spento. Quindi faremo concerti per pianoforti e concerti canori; inoltre anche con le due bande musicali di Salvatore Bonaffini e Giuseppe Salvatore Chiolo, concorderemo dei concerti; noi faremo delle iniziative che possano educare al senso del “Bello”.

Giuseppe Carà