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martedì 22 marzo 2011

EMMA DISCUTE SULLE ANTENNE CON IL COMITATO

IL SINDACO
 ED IL COMITATO ANTENNE
28 gennaio 2011
IL SINDACO DECISIONISTA
IL POLITOLIGO FILIPPO ROSSELLI
LE ANTENNE DELLA DISCORDIA

 PIETRAPERZIA. Summit in municipio tra il comitato dello spostamento delle antenne di contrada Serre e l’amministrazione comunale. Per l’amministrazione presente il sindaco vincenzo Emma e l’assessore Pino Miccichè, mentre per il comitato presenti il presidente Filippo Rosselli ed il tenace Giuseppe Paci.
Il documento dei lavori è stato esteso dal dottor Filippo che ne ha dato anche diffusione. Nel corposo documento si afferma: “In merito alla problematica dello spostamento delle antenne di contrada Serre, per il quale in passato è sorto un comitato spontaneo di cittadini che ha raccolto circa 1000 firme, si è tenuto un incontro al Palazzo Municipale tra Filippo Rosselli, Giuseppe Paci, (entrambi rappresentanti del Comitato Diritto alla Salute), il Sindaco Vincenzo Emma e l’Assessore all’Ambiente Giuseppe Miccichè. Nell’incontro si è deciso di informare le compagnie telefoniche riguardo all’approvazione del regolamento sulle onde elettromagnetiche approvato dal consiglio comunale nel mese di marzo del 2010; inoltre le compagnie telefoniche verranno convocate al Palazzo Municipale per un tavolo di confronto con i rappresentanti del comitato dei cittadini e con l’amministrazione comunale”.
“Abbiamo convenuto con l’Assessore Miccichè ed il Sindaco Emma, - continua il documento - di proporre alle compagnie telefoniche lo spostamento delle antenne in un sito di proprietà del Comune che garantisca una copertura del territorio più efficiente di quella attuale ed allo stesso tempo sia più sicuro per la salute dei cittadini. Abbiamo appreso che alcune compagnie telefoniche hanno avanzato la proposta di spostare le antenne in un sito alternativo a quello di Contrada Serre poiché attualmente alcuni tratti della scorrimento veloce Pietraperzia Caltanissetta, la Valle dell’Himera e le contrade Cava, Piana e Luogo, hanno una copertura poco efficiente, quindi bisogna individuare un sito alternativo che garantisca contemporaneamente il servizio nel centro abitato di Pietraperzia, nella scorrimento veloce Pietraperzia - Caltanissetta e nelle contrade Cava, Piana e Luogo, quest’ultime molto popolate specie nel periodo estivo.
L’obiettivo del Comitato è quello di ridurre al minimo l’esposizione dei cittadini alle radiazioni causate dalle antenne, ma allo stesso tempo garantire il servizio di telefonia mobile nei punti salienti del territorio; inoltre crediamo che sia equo e solidale che le compagnie telefoniche versino nelle Casse Comunali l’indennizzo corrisposto per l’affitto del terreno ove risiedono le antenne, senza avvantaggiare un singolo cittadino rispetto che un altro a discapito della collettività”.
“Con l’approvazione del regolamento per il controllo delle attività che producono inquinamento elettromagnetico – conclude il documento - si è stabilito che: 1) la progettazione e la realizzazione di impianti fissi di telecomunicazione devono avvenire utilizzando le migliori tecnologie disponibili in modo da produrre i valori di campo elettromagnetico più bassi possibile al fine di minimizzare l’esposizione della popolazione, pur garantendo allo stesso tempo la copertura del servizio nel territorio; 2) Gli impianti di telecomunicazione (antenne, ripetitori ed altro ) dovranno essere collocati preferibilmente su suolo comunale per poter usufruire dell’indennizzo corrisposto dalle compagnie telefoniche ed investirlo nella sistemazione di strade, aiuti alle famiglie bisognose e per la realizzazione di altri servizi che all’uopo si rivelano necessari per Pietraperzia
Sono vietate le installazioni nelle vicinanze di parchi pubblici, parchi gioco, aree di verde attrezzato, impianti sportivi, scuole, ospedali, case di cura e simili; 3) Le antenne vanno installate almeno a 1500 ml dal perimetro dell’abitato, tranne gli impianti di nuovissima generazione (i quali ancora non sono presenti nelle nostre zone) che emettono meno radiazioni rispetto a quelle tradizionali e che quindi possono essere installati anche ad una distanza inferiore dall’abitato; 4) Il Comune potrà effettuare, in proprio, controlli a sua discrezione, per appurare la quantità di radiazioni emesse dall’impianto utilizzando personale dipendente o incaricato tecnico qualificato, a spese del gestore che dovrà provvedere al relativo versamento dell’importo necessario per espletare i controlli; 5) -Al fine di ridurre le emissioni elettromagnetiche, minimizzare l’esposizione della popolazione e perseguire gli obiettivi di qualità ,è istituito il catasto delle antenne, realizzato e tenuto aggiornato da parte del Comune sulla base delle comunicazioni dei gestori, e delle domande di concessione edilizia di nuovi impianti; 6) Gli impianti esistenti che non rispettano i limiti e le condizioni previste dal regolamento, devono essere delocalizzati. A tal fine i gestori, devono presentare al Comune proposta di localizzazione alternativa”.
DON PINO CARA'