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lunedì 14 marzo 2011

I LAUDATARI APRONO LA QUARESIMA

 I Laudatari aprono la quaresima
I CONFRATI LAUDATARI
PIETRAPERZIA. In questo periodo di quaresima “I Laudatari” della confraternita Maria Santissima del soccorso hanno iniziato a “Ladare” lungo le strade del paese. Sono una cinquantina che il martedì e venerdì fanno prova per preparare il canto della passione che accompagna tutta la processione di “Lu Signuri di Li Fasci”. Il gruppo accompagnato dal governatore Giuseppe Maddalena ha aperto le ladate in Piazza Vittorio Emanuele; tantissime persone sono state attratte dal tipico canto che affonda le sue radici nel medioevo con Jacopone da Todi. “La ladata – afferma il governatore Giuseppe Maddalena .—è un canto polivocale, con coro di accompagnamento, eseguito da tre voci soliste, in cui si narra la Passione e morte del Signore. Essa rappresenta un modo corale di partecipazione alla morte di Cristo. Tramandata oralmente di padre in figlio è giunta fino a noi con tutto il fascino ed il pathos che riesce a creare.

Un tempo il canto veniva eseguito per le strade del paese da gruppi di “ladaturi”, per lo più “jurnatara” cioè braccianti e gessai, oggi sostituiti dai confrati della confraternita Maria SS. del Soccorso, che, dall’anno 2001 si è assunta l’onere e l’onore di salvare e salvaguardare questo ricco patrimonio di fede e di cultura popolare. Durante la processione vengono cantate molte strofe delle 36 ottave che compongono la ladata pietrina.

I versi sono conosciuti anche in alcuni comuni limitrofi, come Caltanissetta, Resuttano e Milena. I versi cantati a Pietraperzia sono uguali a quelli di Caltanissetta dove un tempo i laudatori si recavano e dove erano apprezzati per la particolare melodia”.

“La ladata, - continua il governatore Maddalena - dopo l'interruzione dell’anno 2001 è stata ripresa per volontà della Confraternita. I confrati sotto la guida attenta del  maestro Pino Amico, hanno imparato l'antica melodia, un tempo conosciuta dagli antichi ladatura. Il maestro Amico ha studiato il canto servendosi di alcune cassette registrate e poi uccessivamente ha ricostruito la melodia, che ha poi insegnato ai confrati. Oggi sono circa 50 i confrati che eseguono la prima, la seconda e la terza voci. Fanno da coristi: Vincenzo Amico, Liborio Miccichè, Franco Calvino, Giovanni Maiorana, Pietro Palascino, Giuseppe, Paci, Giovanni Fiorino, Giuseppe Modesto, Gianluca Vinci, Enzo Bongiovanni e Mimmo Domenico”.

La complessa celebrazione di lu Signuri di li fasci è organizzata dalla Confraternita Maria SS. del Soccorso.

L’otto settembre i confrati vestono l'abito classico delle Confraternite. La confraternita nel 1902 donò la somma di lire 205, equivalente alla rendita costituita dalla principessa Moncada nel 1584, in favore dell'erigendo ospedale Rosina Di Natale. L’urna con il Cristo morto è opera del valente artigiano Filippo Panvini che la realizzò in stile baroccheggiante nel 1933. E' stata restaurata nel 2010, riportandola all’antico splendore, dalla restauratrice Mariangela Sutera di Enna.I confrati attualmente sono 77 oltre i novizi che sono 6. Il totale tra effettivi e novizi e di 83.Il Consiglio Direttivo è così composto Giuseppe Maddalena governatore, Rocco Marotta vice governatore, Vincenzo Spampinato cancelliere, Antonino Ciulla tesoriere, Angelo Ippolito assistente, Filippo Puzzo assistente, Andrea Rapisardi assistente.

Don Pino Carà