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venerdì 25 marzo 2011

IL VESCOVO PENNISI A ROMA PER IL 150° DELLA CELEBRAZIONE DELL'UNITA' D'ITALIA

 Pennisi a Roma per la celebrazione
 del 150° dell'Unità d'Italia
Mons. Michele Pennisi ed il Cardinale  Angelo Bagnasco
DON PINO CARA'
Il Presidente Giorgio Napolitano
 e le altre autorià
Il coro della Basilica
ROMA. Il 17 marzo alla celebrazione ufficiale di Stato per il 150° dell’Unità di Italia hanno dato la presenza il vescovo della diocesi armerina Mons. Michele Pennisi ed il giornalista don Pino Carà, prete di grande spessore culturale e di elevata spiritualità. La celebrazione si è tenuta nella Basilica Santa Maria degli Angeli e dei Martiri. La celebrazione eucaristica è stata presieduta da Sua Eminenza Reverendissima il sig. card. Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Presenti le cariche istituzionali dello stato: il presidente della repubblica Giorgio Napolitano, il presidente del consiglio Silvio Berlusconi, il presidente del Senato Renato Schifani, il presidente della Camera Gianfranco Fini, il sindaco di Roma Gianni Alemanno; molti ministri, sanatori e deputati. Il coro che ha accompagnato la messa è stato quello della basilica formato da cento elementi. Presenti anche i presidenti delle conferenze episcopali regionali e per la Sicilia è stato presente il cardinale Paolo Romeo. In tutto presenti trenta porporati e circa cento presbiteri. Monsignor Pennisi a livello nazionale è segretario della commissione cultura e presidente delle biblioteche cattoliche Italiane; con il vescovo Pennisi era presente anche Salvatore Martinez presidente nazionale di rinnovamento dello spirito.
A chiusura della messa è stato cantato il Te Deum, inno di ringraziamento al Signore. “Con questa celebrazione – dichiara monsignor Michele Pennisi – abbiamo resa grazie al Signore per la numerose grazie e che ci ha dato a livello personale, alle nostre famiglie, alla nostra nazione per la quale abbiamo pregato e per la quale continueremo a pregare. E’ stata una celebrazione di elevati contenuti spirituali che ha coinvolto tutti i presenti. Abbiamo fatto sinergia tutte le forze che sono a servizio dello stato affinché l’Italia possa continuare ad essere patria di nobili tradizioni”.